Vinitaly: meno vino nel bicchiere, crescono gli autoctoni
Sono 753 milioni i litri di vino e spumante venduti nel 2024 nella Grande Distribuzione Italiana che resta il canale di vendita più importante per il settore e offre una fotografia chiara delle preferenze degli italiani in fatto di vini. L’Istituto di Ricerca Circana ha reso disponibili in anteprima alcuni dati dello studio “Circana per Vinitaly”. Il settore chiude il 2024 con un -1,3% di vendite a volume sull’anno precedente (fatta eccezione per lo spumante che sembra aver intrapreso un percorso diverso), in parte compensato da un +2,2% a valore. Sul podio dei vini che nel 2024, crescono di più a volume, rispetto all’anno precedente ci sono il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini col maggior tasso di crescita in valore rispetto all’anno precedente ci sono il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6% e dal trentino Lagrein che cresce dell’11,5%. Sul fronte dei prezzi il costo medio per il vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull’anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%. In assoluto le bottiglie più vendute nella GDO sono al primo posto il Prosecco (Veneto e Friuli V.G.) con quasi 50 milioni di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), seguito dal Chianti (Toscana) con oltre 16 milioni di litri e dal Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia) con oltre 15 milioni di litri. |
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