Vino, serve un patto con la ristorazione
Una vendemmia con molti sprazzi di luce, ma anche con tante criticità. Le previsioni di Ismea, Assoenologi, Uiv e Masaf indicano una produzione di 47,4 milioni di ettolitri con un aumento dell’8% che sale al 19% nelle regioni meridionali. Crescita più contenuta al Nord e flessione al centro dove a pesare è il -13% della Toscana. Il Veneto si conferma la prima regione italiana con 12 milioni di ettolitri, seguita da Puglia ed Emilia Romagna. In aumento anche la produzione europea (+2,1%). In ogni caso sul podio per la produzione al primo posto si colloca l’Italia che è al secondo per valore e al terzo per consumi. L’annata comunque si presenta ottima per quantità e qualità. Nonostante il cambiamento climatico una gestione agronomica attenta e scientifica ha consentito di ottenere risultati eccellenti. Ma sono i consumi gli osservati speciali che devono fare i conti con la demonizzazione dell’alcol. Un problema che si affianca agli effetti dei dazi ancora tutti da verificare. Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha annunciato un rafforzamento della promozione sia sui mercati esteri che su quello interno. La promozione è fondamentale e Coldiretti – ha affermato Diana Lenzi, responsabile dell’Ufficio vitivinicolo – considera molto importante l’impegno del ministro di destinare fondi alla promozione, non solo per i mercati esteri, ma anche per rilanciare il consumo interno. “Occorre – ha aggiunto Lenzi – un patto di solidarietà in tutta la filiera che coinvolga anche la ristorazione”. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.