Vivaismo, le frontiere tunisine restano chiude ai prodotti italiani
Il Ministero delle politiche agricole ha inviato un resoconto della missione operata nelle scorse settimane in Italia da una delegazione di esperti fitosanitari del governo tunisino. I flussi commerciali dall’Italia verso la Tunisia, relativamente al materiale di propagazione della vite e dei fruttiferi, sono stati interrotti a seguito del bando istituito dalla Tunisia il 27 dicembre 2016, dopo il ritrovamento di Xylella fastidiosa in provincia di Lecce. La delegazione tunisina, pur manifestando l’apprezzamento per l’elevato standard qualitativo dei materiali di propagazione della vite e dei fruttiferi prodotti in Italia e per l’organizzazione e la tracciabilità che caratterizzano il sistema nazionale, non ha manifestato una chiara volontà di rimuovere il bando all’importazione dei materiali di propagazione. L’unica apertura manifestata è quella per 100-150 piante per la costituzione in Tunisia di campi di “pre-base” e “base” di vite e fruttiferi che saranno destinati, una volta verificato lo stato fitosanitario, ad essere moltiplicate da aziende vivaistiche tunisine. |
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