il Punto Coldiretti

Elezioni, le proposte Coldiretti e le risposte degli schieramenti

Quattro proposte  per il rilancio dell’Italia. Coldiretti ha approvato in Giunta nazionale il documento di proposte per il confronto con gli schieramenti in lizza per la competizione elettorale del prossimo 13-14 aprile. Le proposte individuano quattro tematiche fondamentali per assicurare la competitività e consentire alle imprese di andare incontro alle esigenze della società.

Vediamo dunque le proposte contenute nel documento “Coldiretti per il rilancio dell’Italia” e le risposte date nei programmi di Pdl e Pd, dei quali proponiamo alcuni stralci.

"Coldiretti per il rilancio dell’Italia"

1)   Rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità  produttiva e ridurre i costi dei troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un cibo al giusto prezzo per tutti:

Alcune proposte:

         Dimezzare le intermediazioni e i troppi passaggi dei prodotti agro-alimentari dal campo alla tavola, supportando forme di aggregazione, partecipazione e internazionalizzazione dell’impresa agricola nelle fasi di trasformazione e distribuzione dei prodotti alimentari.

         Realizzare almeno un farmers market per ogni comune italiano (mercatini degli agricoltori) per la vendita diretta dei prodotti agricoli e sancire il diritto allo scaffale per i prodotti locali nei supermercati

         Un piano nazionale per le infrastrutture e in particolare quelle per la captazione delle acque e un piano di miglioramento delle reti di adduzione e incentivazione di impianti irrigui ad alta efficienza.

         Sviluppo dei Consorzi Agrari per attivare economie di scala tese al contenimento dei costi dei mezzi tecnici per le imprese.

         Riduzione del carico burocratico sulle imprese,  potenziando anche gli strumenti esistenti che regolano già il rapporto impresa-Pubblica Amministrazione in applicazione del principio della sussidiarietà orizzontale

Definitiva stabilizzazione  delle proroghe fiscali,  azzeramento delle accise carburanti/energia, introduzione tickets lavoratori agricoli.

2) Qualità, identità, sicurezza e salute: più cibo italiano in tavola

 Alcune proposte:

         Rendere obbligatorio nelle scuole lo studio della corretta alimentazione per fronteggiare l’obesità e le malattie legate alla cattiva alimentazione.

         Applicare la legge 204 del 2004, per l’etichettatura di origine obbligatoria, come richiesto da milioni di cittadini Italiani.

         Tutela internazionale della distintività dei cibi e dei territori per vincere sui mercati globali (ovvero recuperare 50 miliardi di euro di falso Made in Italy nel mondo e 300.000 nuovi posti di lavoro).

         Forte azione comunitaria a difesa dei prodotti mediterranei e  consolidamento del bilancio agricolo comunitario riconoscendo la funzione economica, ma anche ambientale e sociale delle imprese agricole.

         Potenziare i controlli interni e alle frontiere per fronteggiare le frequenti frodi, sofisticazioni e importazioni illegali di alimenti.

3) Un territorio più pulito e più bello  è anche più competitivo

Alcune proposte:

         Ridurre di un terzo i rifiuti da smaltire in discarica; con la raccolta differenziata le sostanze organiche possono essere restituite come compost al suolo dove diventano humus che migliora la fertilità dei terreni agricoli e riduce le emissioni di  CO2 nell’aria.

         Un  piano nazionale per stimolare lo sviluppo di imprese agricole “multifunzionali:

           – consolidamento delle misure agro-energetiche per impianti di piccole dimensioni a basso impatto ambientale;

            – produzione di bioplastiche.

4) Per una rinnovata coesione sociale: più servizi sul territorio

Alcune proposte:

         Privatizzazione di alcuni servizi sociali di prossimità sul territorio realizzabili dal sistema diffuso delle imprese agricole in piena applicazione del principio di sussidiarietà.

         Riconoscimento delle imprese e delle famiglie che operano e vivono in campagna quale tessuto sociale garante di una legalità diffusa, di una nuova inclusione sociale e di prevenzione della criminalità.

         Piano di investimento per la realizzazione di infrastrutture e sostegno alle reti telematiche.

 

PDL: "RIALZATI ITALIA!"

Di seguito alcuni brevi stralci tratti dal programma del Partito delle Libertà:

 interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, e difendere la nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia (dazi e quote).

 sperimentazione della certificazione obbligatoria del “Made in Italy”.

 legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese.

 sviluppo dell’agricoltura: valorizzazione del prodotto italiano, contenimento dei costi di produzione, valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli.

 

PD: "CAMBIARE UN PAESE"

Di seguito alcuni brevi stralci tratti dal programma del Partito delle Libertà:

1. Spostare più risorse comunitarie dagli aiuti diretti al mercato verso le Politiche di Sviluppo Rurale (con particolare riferimento alle zone svantaggiate e di montagna), in coerenza con lo spirito della riforma della Politica Agricola Comune (PAC), che è stato sostanzialmente tradito nella sua applicazione.

2. Incentivare la diffusione dell’agricoltura biologica, utilizzando al meglio lo strumento del relativo Piano e prevedendo la creazione di un Marchio per il Biologico italiano.

3. Avviare un intervento coerente ed organico per lo sviluppo delle bioenergie, che dia un quadro di certezze nel lungo periodo, sia per quanto riguarda gli incentivi fiscali, sia per quanto riguarda l’assetto normativo.

4. Porre un efficace freno al processo di continua erosione delle superfici destinate all’agricoltura da parte di altre tipologie di utilizzo.

5. Dare finalmente attuazione alla legge sull’indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime agricole trasformate.

6. Favorire la filiera corta e il rapporto diretto tra i produttori agricoli e agroalimentari e i consumatori.

7. Difendere i marchi DOP e IGP a livello comunitario e in sede di accordi WTO.

8. Intensificare il sistema dei controlli per combattere l’ "agropirateria" e le frodi alimentari.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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