Embargo Russia, il conto per l’agroalimentare italiano sale a 50,7 milioni di export
Sono stati pubblicati i dati delle esportazioni agro-alimentari italiane di novembre, numeri particolarmente importanti perché consentono di estrapolare l’andamento dell’export nazionale dopo l’embargo russo. Come noto, il 7 agosto scorso è scattato il blocco di Mosca alle importazione dall’Unione Europea e da una serie di altri paesi (Usa, Canada, Australia, Norvegia) di vari prodotti agro-alimentari tra cui ortofrutticoli, prodotti lattiero caseari, zootecnici, etc. Dall’analisi dei dati emerge come, a novembre 2014, l’Italia sia passata da oltre 19,3 milioni di euro di esportazioni dello stesso periodo del 2013 a 2 milioni di euro, ovviamente per i prodotti interessati dall’embargo (alcuni codici doganali sono interessati solo parzialmente dall’embargo). In particolare le perdite maggiori ad ottobre sarebbero risultate per i prodotti della zootecnia da carne (oltre 4,6 milioni di euro), per formaggi e latticini (oltre 5 milioni di euro) e per l’ortofrutta (oltre 6 milioni di euro). Nel complesso, tra agosto e novembre, le esportazioni italiane sono calate di oltre 50,7 milioni di euro, di cui oltre 19 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli. Ovviamente quelli riportati sono solamente i danni diretti, che non tengono conto del calo dei prezzi e degli scambi sui mercati di tutta l’Ue e non solo, in conseguenza dell’applicazione dell’embargo da parte russa. Risulta evidente il danno a carico delle imprese italiane e come le misure messe in essere dall’Unione siano assolutamente inadeguate. |
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