Embargo Russia, plafond agrumi aumentato di 3.000 tonnellate
Dopo un primo aumento di 1.000 tonnellate dei quantitativi ritirabili di arance, clementine e mandarini, nell’ambito delle misure per affrontare la crisi determinata dall’embargo russo sui prodotti ortofrutticoli, il ministero delle Politiche agricole ha deciso di destinare anche le rimanenti 2.000 tonnellate a disposizione dell’Italia al settore degli agrumi. La scelta è motivata dall’esaurimento dei quantitativi assegnati, principalmente con le clementine. Al 1° dicembre risultavano ritirate 3.506 tonnellate di agrumi. Complessivamente il quantitativo a disposizione degli operatori italiani per il gruppo degli agrumi sarà pertanto pari a 5.620 tonnellate. Alle 2.620 tonnellate assegnate dal regolamento, si sono aggiunte prima 1.000 e poi 2.000 tonnellate, ovvero il totale delle 3.000 tonnellate aggiuntive che il regolamento metteva a disposizione di ogni Stato membro. Sono invece ancora lontani dall’esaurimento i quantitativi assegnati ai gruppi di mele e pere, per i quali è stato ritirato solo il 30,01 per cento, e di susine, uva da tavola e kiwi, per i quali i ritiri effettuati sono pari al 30,09 per cento. Si ricorda che le misure di intervento per l’embargo russo sono applicabili fino al 31 di dicembre, a meno che non siano esauriti prima i quantitativi assegnati, ma per gli ultimi due gruppi di prodotti citati, a causa delle indennità troppo basse, sembra difficile che tale evenienza si possa verificare.
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