il Punto Coldiretti

Embargo russo, in un mese ritirato il 22% dei quantitativi di ortofrutta assegnati all’Italia

Dopo la delusione per i magri effetti delle misure Ue per la crisi di pesche e nettarine (Reg. Ue n°913/2014), peraltro attivate in ritardo, e gli scarsi effetti del primo provvedimento comunitario per l’embargo russo (Reg. Ue n°932/2014 con la richiesta di solo 37,2 milioni di euro in tutta l’Unione, sui 125 milioni di euro stanziati), prosegue l’applicazione delle misure di intervento previste dal secondo provvedimento di Bruxelles (Reg. Ue n°1031/2014).

I quantitativi richiesti dal 1 al 30 ottobre 2014, rispetto ai montanti assegnati all’Italia, sono pari all’20,79 per cento per mele e pere, al 22,94 per cento del quantitativo assegnato di prugne, uva da tavole e kiwi, al 25,78 per cento del quantitativo relativo agli agrumi, nel complesso  circa il 22 per cento dei quantitativi assegnati all’Italia.

Nello specifico si tratta di 8.285,89 tonnellate di susine, 6.695,43 tonnellate di mele, 748,63 tonnellate di pere, 634,74 tonnellate di mandarini, 625,98 tonnellate di uva da tavola, 24,24 tonnellate di arance e 16,50 tonnellate di clementine, per un totale di 17.031,39 tonnellate di prodotti interessati dalle misure di crisi.

Si ricorda che queste misure di ritiro dal mercato rimarranno attive fino al 31 dicembre 2014, salvo che non vengano presentate prima un totale di richieste pari ai quantitativi assegnati all’Italia.

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