il Punto Coldiretti

Embargo russo, nuovi aiuti ortofrutta attesa da 3 settimane

Sono ormai passate tre settimane dalla sospensione del provvedimento Ue per il sostegno delle produzioni ortofrutticole danneggiate dall’embargo russo e non è ancora stato pubblicato il regolamento che dovrebbe riaprire i termini per la presentazione delle domande.

A denunciarlo è la Coldiretti dopo l’accordo raggiunto all’interno della Commissione europea per finanziare con 165 milioni di euro di nuovi aiuti a beneficio dei produttori di ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo anche se non c’e’ certezza su dove saranno prelevati i nuovi fondi Ue: se dai margine del bilancio agricolo o dalla riserva di crisi.

E’ assurdo che il settore agricolo, danneggiato da una scelta politica dell’Ue, sia penalizzato due volte, una prima volta per la chiusura di un mercato interessante, una seconda volta con un sostegno ricavato a scapito dello stesso settore. Preoccupa peraltro la mancanza di retroattività necessaria per coprire le settimane di fermo ed è necessario un aumento delle indennità in funzione dei costi di produzione, un allargamento della lista dei prodotti ed una suddivisione delle risorse tra i diversi stati in funzione della produzione ortofrutticola. L’Italia è il principale produttore di ortofrutta dell’Unione Europea.

Come si ricorderà,  il provvedimento per l’embargo russo è stato sospeso dall’Ue il 10 settembre scorso per eccesso di richieste e per la necessità di alcune verifiche, con la Polonia che aveva presentato l’87 per cento del totale delle richieste. L’Italia aveva richiesto solo lo 0,27 per cento del totale, ovvero 458.864 euro, per 1.326 tonnellate di prodotto.

Oltre a problemi di carattere burocratico che hanno frenato la presentazione delle richieste italiane, risulta palese come le indennità di ritiro siano molto appetibili per paesi con costi di produzione bassi, la Polonia ad esempio, mentre risultino meno interessanti per i paesi, come l’Italia, che hanno costi di produzione elevati.

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