Embargo russo, vanno resi disponibili i fondi non utilizzati sul 1° regolamento
La Commissione Ue ha diffuso i dati riepilogativi dell’applicazione delle misure previste dal regolamento delegato n° 932/2014 (il primo regolamento sull’embargo russo sospeso per eccesso di domande), dai quali risulta che, rispetto ai 125 milioni stanziati e alle richieste superiori a tale cifra, l’utilizzo è stato di 37.298.960 euro, con economie di spesa pari a 87.701.040 euro. L’Italia ha richiesto che queste risorse siano utilizzate per coprire il valore delle notifiche effettuate e ricevute dagli stati membri dal 4 al 10 settembre (giorno in cui la Commissione comunicava il superamento del budget). Tale proposta è stata supportata dai Paesi Bassi e Belgio. Sul possibile utilizzo delle economie derivanti dalla applicazione del reg. 932/2014 e, eventualmente, del reg.1031/2014 e sul futuro proseguo delle misure eccezionali, la Commissione non ha ancora espresso nessun orientamento. L’esecutivo Ue ha illustrato i risultati del monitoraggio sull’applicazione del regolamento delegato (UE) n. 1031/2014 effettuato sulla base delle notifiche che gli Stati membri hanno inviato il 15 novembre scorso. Le richieste di aiuto totali notificate ammontano a circa 21 milioni di euro. L’Italia con circa 7 milioni di euro compare al primo posto quale Paese utilizzatore seguita da Spagna e Belgio. Relativamente alla situazione di mercato dei principali prodotti interessati dall’embargo si evidenzia che le mele polacche, il prodotto che crea le maggiori preoccupazioni tra i paesi produttori, sono attualmente collocate sul mercato con prezzi che si attestano sui 13 euro/100 kg. |
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