il Punto Coldiretti

Enciclica Papa, Moncalvo (Coldiretti): “Le distorsioni pesano sull’agricoltura”

“Se guardiamo all’agricoltura l’invito dell’ Enciclica è quello a rimettere le mani sulla considerazione del mercato nella sua dimensione globale caratterizzata da molteplici e concomitanti fattori distorsivi a partire dall’impatto sui prezzi dei sistemi monetari e finanziari, dalla possibilità di assicurare il diritto al cibo attraverso forme di agricoltura famigliare E attenta ai bisogni delle comunità locali, al contrasto delle pratiche di deforestazione, alla rimozione dagli scaffali del cibo a basso costo causa di obesità, fino al necessario investimento in  iniziative culturali sul cibo e di educazione alimentare”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco che invita a ricercare il benessere per tutti eliminando inefficienze e sprechi ed a ricercare buone pratiche, condannando la iniqua distribuzione delle risorse della terra. Anche l’agricoltura – sostiene Moncalvo – è responsabilizzata nel superare la crisi ecologica e nel difendere la relazione tra uomo e ambiente. Non possiamo non citare i casi di sfruttamento industriale dei suoli per la produzione di biocarburanti che vengono sottratti alle comunità ai fini del sostentamento o la stessa coltivazione degli Ogm che risulta un modello economico capace di produrre povertà e desertificazione attraverso forme di colonialismo del lavoro e privazione di libertà di scelta.

Non c’è dubbio – continua Moncalvo – che l’Enciclica di Papa Francesco contenga esortazioni impegnative per tutti riconoscendo la necessità di un quotidiano impegno individuale e nel mantenere vivo il dialogo alla ricerca del bene comune. La conversione ecologica che viene ampliamente motivata come imperativo riguarda, infatti, il radicale cambiamento dell’attuale modello di sviluppo in cui ciascuno come operatore o consumatore ha la sua parte. L’enciclica di Papa Francesco ci motiva e ci conforta nel nostro impegno per dare un adeguato riconoscimento economico e sociale del lavoro nei campi dove – sottolinea Moncalvo – pesano gli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento, la speculazione sul cibo e sottopaga i prodotti della terra.

Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno costruito una agricoltura di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione  che non ha uguali al mondo” aggiunge Moncalvo nel sottolineare che “questo know how replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo della Coldiretti per forze sociali ed economiche analoghe alla nostra in Paesi assai meno fortunati. L’agricoltura italiana è diventata oggi la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, a leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea.

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