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Energia, dall’Autorità nuove linee guida per i Certificati bianchi

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con la recente delibera Een 9/11, ha modificato il funzionamento dei Titoli di efficienza energetica (Tee), i cosiddetti Certificati bianchi. L’obiettivo è quello di ottenere maggiori ritorni in termini di efficienza con incentivi più equilibrati per chi investe, in particolare grazie al riconoscimento garantito a progetti basati su tecnologie più strutturali, ossia in grado di generare per molti anni risparmi energetici ed economici a favore dei consumatori e del Paese

Le novità introdotte, che sono entrate in vigore dal 1° novembre, dovrebbero consentire, fra l’altro, di accrescere la disponibilità di Tee, incrementando la liquidità e l’offerta di Certificati (in questi ultimi anni piuttosto carente).

Gli elementi innovativi principali contenuti nella delibera sono i seguenti: introduzione di coefficienti moltiplicativi, coefficienti di durabilità che tengono conto della vita tecnica attesa degli interventi, aumentando il numero dei certificati bianchi rilasciati rispetto al passato; è stata poi ridotta la soglia minima dei progetti, rendendo più semplice la presentazione delle domande  per interventi di piccole e medie dimensioni, e, per alcune classi di soluzioni, viene innalzato a 180 giorni il tempo massimo entro cui presentare un progetto che ha raggiunto la dimensione minima.

Per la cogenerazione sono previste norme regole “particolari”, in quanto non omogenee con il meccanismo dei Tee e dunque fonte di complicazione e potenziale confusione, introdotte dal DM 5 settembre 2011. L’autorità nelle nuove linee guida ha comunque  mantenuto in vigore la scheda 21 bis per il settore civile, da applicarsi in caso di soluzioni cogenerative integrate con altri interventi di efficientamento non scorporabili che ne compromettano l’accesso all’incentivo previsto dal decreto citato.

Dal punto di vista operativo, i coefficienti di durabilità si applicheranno non solo a tutte le nuove proposte, ma anche ai progetti presentati negli anni passati e ancora attivi, che beneficeranno del moltiplicatore sulle prossime richieste successive alla prima (progetti analitici e a consuntivo). Per i progetti standard aperti, l’Autorità provvederà a riconoscere in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2012 tutti i risparmi spettanti fino alla fine della vita utile, moltiplicati per il coefficiente di durabilità.

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