Etichetta e misure fitosanitarie per eliminare la batteriosi del kiwi
Salvaguardare le nostre produzioni, mettendo in atto alcune misure di lotta e prevenzione contro la batteriosi del kiwi, segnalata anche nelle aree produttive extra-Ue. E’ l’indirizzo emerso dalla riunione svoltasi al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sulle problematiche fitosanitarie di questo tipo di produzione. In particolare, è in fase di predisposizione uno schema di decreto ministeriale “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione del cancro batterico dell’actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. actinidia”, attualmente in attesa di parere presso la Conferenza Stato-Regioni. Questo provvedimento sulle misure di emergenza contro lo Pseudomonas syringae – che ha avuto il parere favorevole del Comitato Fitosanitario Nazionale – è una misura precauzionale pensata per contenere o, quando possibile, eradicare il parassita. Lo schema sarebbe stato predisposto tenendo conto dell’impossibilità, in alcuni territori, di eliminare l’organismo nocivo senza creare grossi danni ai produttori. In quelle zone sarà necessario attuare misure di contenimento nel tentativo di non aggravare la situazione mentre si potrà tentare l’eradicazione nei territori dove il parassita non è ancora molto diffuso. Saranno i Servizi Fitosanitari Regionali competenti per territorio a stabilire quali misure fitosanitarie applicare. Grossi problemi sono legati alla sanità del materiale vivaistico e quindi lo schema di decreto prevede una maggiore attenzione verso il materiale di propagazione. E’ prevista l’etichettatura delle piante a seguito di analisi di laboratorio che confermino l’assenza dei parassiti indicati nel decreto. Questa problematica evidenzia, ancora una volta, due aspetti: da una parte la necessità di rinforzare la vigilanza fitosanitaria nel nostro Paese, troppo spesso oggetto di tagli indiscriminati perché ritenuta superflua, e dall’altra la necessità che siano stanziate risorse adeguate a risarcire le aziende colpite da questo grave problema. |
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