Filiera agricola tutta italiana, un anno di impegni e risultati
E’ stato un anno denso di impegni e risultati quello che si va a chiudere per il progetto promosso da Coldiretti per la costruzione di una filiera agricola tutta italiana. La stipula di contratti di filiera in vari settori chiave, l’allargamento della base sociale al mondo cooperativo e non solo, il lancio di società gestite dagli agricoltori capaci di essere protagoniste sul mercato, la promozione di nuove realtà di vendita, la presentazione di marchi e prodotti al 100 per cento made in Italy hanno caratterizzato il lavoro di questo 2010 e rappresentato tante date da segnare sul calendario, con l’assemblea del 2 luglio scorso al Palalottomatica “Una filiera agricola tutta italiana…vince il Paese vero !” a fare da tappa intermedia. In quell’occasione il presidente Sergio Marini illustrò ai quindicimila imprenditori agricoli in rappresentanza e ai rappresentanti del Governo e delle Istituzioni lo stato dell’arte del progetto. Vale dunque la pena di ripercorrerli questi dodici mesi di impegni, il cui “antipasto” è stato rappresentato nella parte finale del 2009 dalla nascita con Consorzi Agrari d’Italia (CAI) della più importante holding italiana degli agricoltori. A primavera inoltrata prende il via il primo accordo per la certificazione di latte e carne tra allevatori e le più importanti catene distributive, sotto il Marchio Italialleva. Mentre iniziano a svilupparsi esperienze di produzione di pasta fatta dagli agricoltori con grano italiano (fino alla presentazione in autunno del progetto del pastificio Ghigi), viene siglato anche un innovativo contratto di filiera corta tra gli agricoltori e la prima multinazionale del tabacco, cui segue la sottoscrizione con il Gruppo Maccaferri del più grande contratto europeo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da biomasse tutte italiane, dal valore di 1,5 miliardi di euro. Con il logo I.O.O.% arriva anche il primo marchio di certificazione della filiera agricola tutta italiana, per l’olio di oliva extravergine di qualità. Ma anche sul grano c’è un risultato importante: la costituzione della maggiore società di trading europea dei cereali degli agricoltori tra Consorzi Agrari e cooperative (Fits). Sul fronte del credito va sottolineato l’accordo tra Coldiretti e Intesa San Paolo per un miliardo e mezzo di euro di finanziamenti agli agricoltori. E un accordo viene stretto anche con Enel per la creazione di una joint venture per la produzione di energia verde dai campi italiani. Intanto Fits e Barilla stipulano un patto per la fornitura di 2 milioni di quintali di grano duro. Altra tappa importante è la nascita di Creditagri Italia, primo confidi nazionale agroalimentare che può contare su 14mila soci, accordi con 140 istituti di Credito e uno stock di fidi erogato pari a 1,5 miliardi di euro. Passi avanti anche per i Consorzi Agrari d’Italia (Cai): si allarga a 27 aderenti la base sociale con l’ingresso di 2 nuovi Consorzi tornati in bonis a presidenza Coldiretti, Campobasso Isernia e Como Lecco Sondrio. Partono anche i lavori per la costituzione di una società di scopo per servizi assicurativi. Cresce pure la base sociale di Coopcoldiretti con l’adesione di Aicoop con 700 cooperative associate. Salgono così a 2.270 le cooperative aderenti a CoopColdiretti, mentre la rete di punti vendita diretta di Campagna Amica può contare su 705 mercati, 2.026 punti vendita aziendali, 408 agriturismi, 120 cooperative. LA FILIERA AGRICOLA ITALIANA: UN ANNO DI IMPEGNI |
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