il Punto Coldiretti

Florovivaismo, comuni italiani poco attenti al verde

Analizzando i dati del decimo rapporto del Ministero dell’Ambiente sullo stato dell’ambiente urbano, emerge come l’attenzione dei comuni italiani al verde sia ancora insufficiente. Nei capoluogo di provincia oggetto dell’indagine (73) emerge come siano carenti gli strumenti di programmazione del verde.

Solo 6 comuni su 73 hanno approvato un piano del verde (strumento di pianificazione di settore, volontario, ma integrativo della pianificazione urbanistica locale, contenente una visione strategica del sistema del verde urbano e peri-urbano). Trentasei comuni su 73 hanno un regolamento del verde (redatto da professionalità specifiche  e approvato con apposita delibera di consiglio comunale, il regolamento del verde è uno strumento molto importante perché contiene prescrizioni specifiche ed indicazioni tecniche da rispettare per la corretta progettazione, manutenzione, tutela e fruizione del verde pubblico e spesso anche privato). Infine 54 comuni su 73 hanno dato seguito ad un censimento del verde.

A differenza dei due strumenti precedenti, il censimento del verde ha natura essenzialmente conoscitiva, rappresentando di fatto il rilievo puntuale delle caratteristiche sia quantitative (parametri dendrometrici, etc.) che qualitative (specie botaniche, stato di salute, ubicazione, etc.) del patrimonio arboreo ed arbustivo comunale. Il censimento, anch’esso redatto da professionalità e competenze adeguate, rappresenta quindi la base fondamentale di partenza per consolidare una banca dati di conoscenze ed informazioni utili alla predisposizione degli altri strumenti di gestione.

È probabilmente per questo che risulta essere il più diffuso fra i tre strumenti di governo del verde analizzati. Questo ritardo nella definizione di strumenti per il razionale governo del verde, il taglio delle risorse per la manutenzione e la realizzazione del verde, lo stato di incuria, sono gravi patologie del nostro territorio. Eppure a parole tutti sono per il verde, con le sue funzioni paesaggistiche, di mitigazione degli impatti negativi, di portata socio-sanitaria ed economica.

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