Florovivaismo, occorre modificare il disciplinare del marchio Vivaifiori
Il disciplinare di certificazione del marchio “Vivaifiori”, promosso dal Mipaaf e sviluppato da Ismea per certificare il prodotto italiano sostenibile e dare riconoscibilità al prodotto nazionale nel mercato globale, è stato al centro dell’ultima riunione del gruppo di lavoro qualità del Tavolo Tecnico del Settore Florovivaistico. Nell’incontro, svoltosi al Ministero delle Politiche agricole, Coldiretti ha criticato la bozza di disciplinare di certificazione, considerando inadeguata la parte relativa alla regolamentazione di cosa si intende per prodotto florovivaistico italiano. Un conto è costruire un disciplinare relativo ad un marchio legato ad un percorso di certificazione del processo produttivo, altra cosa è definire le condizioni in base alle quali un prodotto florovivaistico è considerato di “origine” italiana. Coldiretti ha chiesto dunque che venga fatta chiarezza se il percorso che il Mipaaf prevede per questo marchio sia quello della certificazione di un processo produttivo o se, oltre a questo, si voglia anche certificare l’origine del prodotto florovivaistico. Non sarebbe infatti accettabile che questo marchio, anche se volontario, garantisca come italiani prodotti che in realtà non sono frutto delle coltivazioni nazionali, determinando una concorrenza sleale nei confronti di chi produce e coltiva in Italia. |
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