Florovivaismo, piantare più alberi contro gli effetti del riscaldamento globale
Per salvare la vita a milioni di persone che potrebbero morire per inquinamento e per ondate di calore nei prossimi anni, basta piantare alberi nelle grandi città, con una spesa di appena 4 dollari per abitante. Lo sostiene una ricerca della Ong The Nature Conservancy, dal titolo "Più alberi per un’aria più sana", presentata al meeting annuale dell’American Public Health Association, a Denver (Colorado). Lo studio ha valutato l’impatto di un aumento della copertura arborea in termini di mitigazione della temperatura fornita agli abitanti per ogni dollaro speso. Il risultato è che un investimento globale nella piantumazione di alberi di 4 dollari per abitante in alcune delle città più grandi del mondo potrebbe essere salvifico per decine di migliaia di persone. Secondo lo studio, gli alberi possono eliminare fino a un quarto dell’inquinamento e, se piantati nei punti giusti, possono fungere da efficace barriera filtrando l’aria nociva e proteggendo gli abitanti. Possono inoltre rinfrescare l’aria nelle immediate vicinanze di minimo 2 gradi centigradi. Un investimento globale annuo di 100 milioni di dollari nella piantumazione di alberi è in grado di offrire città più fresche a 77 milioni di persone e riduzioni misurabili dell’inquinamento da particolato a 68 milioni di persone. Ogni anno oltre 3 milioni di persone muoiono a causa degli effetti del particolato. Entro il 2050 si calcola che, senza misure adeguate, i morti saranno 6,2 milioni. Il caldo urbano è già considerato la calamità meteorologica più letale al mondo. Le ondate di calore sono responsabili di circa 12.000 decessi ogni anno. L’impatto potrebbe aumentare fino a produrre quasi 250 mila morti ogni anno entro il 2050. Entro i prossimi 30/40 anni oltre la metà dell’umanità vivrà all’interno di aree urbane.
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