Florovivaismo, presentato ad Expo il marchio “Vivaifiori”
Il Ministero delle Politiche agricole ha presentato in Expo il marchio “Vivaifiori” e l’Associazione di gestione del marchio (Associazione Nazionale di tutela del marchio Vivaifiori). Il marchio è promosso dal Mipaaf e sviluppato da Ismea per certificare il prodotto florovivaistico sostenibile, semplificando le procedure e rendendo meno onerosa la certificazione per le aziende florovivaistiche, soprattutto di dimensioni medio piccole. Nell’associazione che è stata costituita per la gestione del marchio, sono entrati: Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Consorzio Campano del florovivaismo, Cooperativa Floricoltori Riviera dei Fiori, Associazione Fiori del Lago Maggiore e del Biellese, Associazione Florovivaisti del Veneto, Associazione Milazzo Flora, Associazione Piante e Fiori d’Italia, Distretto Florovivaistico Alto Lombardo. Presidente dell’Associazione è stato nominato Catello Cafiero del Consorzio Campano del Florovivaismo, Vicepresidenti Marco Cappellini di Anve e Roberto Magni del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo. Coldiretti aveva chiesto la modifica del disciplinare di certificazione, considerando inadeguata la parte relativa alla regolamentazione di cosa si intende per prodotto florovivaistico italiano, non ritenendo sufficiente che un prodotto florovivaistico, per essere dichiarato italiano, debba aver visto svolta in Italia almeno una tra le fasi di semina, germinazione, fase vegetativa, crescita, fioritura, raccolta. Il disciplinare, di conseguenza, è stato modificato, eliminando la parte relativa all’origine delle piante. Il marchio certificherà la parte relativa al processo produttivo, ma non l’origine. |