il Punto Coldiretti

Florovivaismo, serve maggiore attenzione dall’Ue

Più attenzione al florovivaismo troppo spesso trascurato da una Unione incentrata sulle produzioni del nord. E’ l’appello della Coldiretti che ha portato non a caso alla costituzione di una Task-Force all’interno del Copa-Cogeca (l’organizzazione europea delle imprese e delle cooperative agricole) per rendere più incisiva l’azione di tutela dei prodotti mediterranei.

Questi ultimi cinque anni sono stati molto difficili per la floricoltura per via di un calo del consumo in tutta l’Ue in reazione alla crisi economica, all’aumento dell’Iva in alcuni paesi e a causa di vincoli legati al clima. Di conseguenza il volume di produzione è diminuito in Italia, in Belgio e nel Regno Unito.

Da qui la necessità di politiche maggiormente finalizzate per il settore, a partire da un programma di promozione capace di garantire che le specificità dei fiori e delle piante ornamentali siano prese in considerazione, in modo da rilanciare i consumi dei prodotti florovivaistici.

Importante anche  il lavoro svolto dall’ente di coordinamento sugli usi minori, in modo che il settore florovivaistico possa contare su un numero adeguato di principi attivi per la difesa dai parassiti, così come i negoziati commerciali, in particolare gli accordi di partenariato economico tra l’UE e la Comunità dell’Africa orientale, la Norvegia e la Turchia, per evitare concessioni negative per il settore.

Ancora, serve sviluppare una presa di posizione sui rischi sanitari e sulle misure di mitigazione legate ai negoziati commerciali, per evitare nuove introduzioni di parassiti e malattie.
Secondo Coldiretti, l’aspetto fondamentale nella prossima riforma della Pac dovrà essere la valorizzazione del lavoro e dell’identità delle produzioni.

Da questo punto di vista il settore florovivaistico, sia in serra che in pieno campo è uno di quelli che hanno maggiore impiego di manodopera, con operazioni molto specializzate e poco meccanizzabili,  E’ poi necessario che l’Ue faccia propria l’esperienza italiana di “distintività” – di cui tracciatura dell’origine ed etichettatura sono i principali strumenti. Si auspica pertanto un percorso di etichettatura di origine anche per le produzioni florovivaistiche.

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