Florovivaismo, si rivedono i codici doganali per tutelare il made in Italy
Il Tavolo florovivaistico nazionale, attivato presso il Mipaaf, sta elaborando una richiesta di revisione dei codici doganali relativi al settore (piante vive e prodotti della floricoltura), per rendere più trasparenti i flussi di import/export a livello comunitario. L’obiettivo è rendere più chiara la situazione, anche alla luce dell’evoluzione del settore, caratterizzato da un forte dinamismo, con la frequente introduzione di novità vegetali e non solo. Infatti, troppo frequentemente vengono sottovalutati gli effetti delle aperture e degli accordi bilaterali dell’Ue con paesi extracomunitari che si traducono quasi sempre in una concorrenza sleale nei confronti delle produzioni comunitarie, a causa delle regole più permissive e dei costi di produzione fortemente inferiori rispetto a quelli delle imprese Ue. Una lettura più precisa di questi flussi potrà consentire non solo di evidenziare con più puntualità gli effetti negativi di certe decisioni comunitarie, ma anche permettere di essere più efficaci nel proporre soluzioni e iniziative. Con questo lavoro si ritiene di poter migliorare le statistiche relative agli scambi comunitari per realizzare studi di impatto e chiedere misure di protezione ed indennizzo a tutela del settore, ogni volta che l’Unione propone nuove aperture del mercato comunitario. |
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