Florovivaismo: ultimatum Usa sui dazi per le fronde italiane
Ultimatum degli Usa sui dazi doganali aggiuntivi che potrebbero bloccare le esportazioni di fronde ornamentali italiane negli Stati Uniti, a causa del raddoppio dei balzelli applicati oltreoceano. Gli Stati Uniti hanno deciso di concedere altri quindici giorni rispetto alla data del 23 aprile, nella quale sarabbero dovuti scattare gli aggravi tariffari, ma se non ci saranno novità da Bruxelles, i superdazi entreranno in vigore dal prossimo 8 maggio. La nuova lista – che comprende numerosi prodotti Ue a base di carne, tartufi, acque minerali e, appunto, fronde recise mentre esclude le conserve di pomodoro – è la risposta statunitense al divieto comunitario di importazione della carne di manzo ottenuta con gli ormoni; divieto che trova la sua ragione nella difesa della salute dei consumatori europei. Il valore delle esportazioni negli Usa di prodotti florovivaistici italiani che potrebbero essere oggetto dell’aumento dei nuovi dazi statunitensi – individuati dai codici doganali 06049100 (Foliage, branches and other…) e 06049930 (Foliage, branches, parts of plants…) – è stato di 5,5 milioni di euro nel 2008, 5,3 milioni di euro nel 2007, 7 milioni di euro nel 2006 (su un totale di esportazioni nel mondo di questi prodotti, ovvero fronde, fogliame, foglie, rami, etc., rispettivamente, di 85,3 milioni di euro, 94,5 milioni di euro, 90,9 milioni di euro). |
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