il Punto Coldiretti

• 8 Aprile 2014

• pubblicato in: Attualità - Economia -
• Stampa
• RSS Feed
• Riduci le dimensioni del testo Aumenta le dimensioni del testo

Si chiama “Italian secco” e sull’etichetta è ben evidente la scritta in italiano “spumante secco” e il marchio “Gancia”, ma con una lente d’ingrandimento dietro la bottiglia si può leggere che è prodotto in Argentina. E’ il nuovo clamoroso esempio di italian sounding scoperto dalla Coldiretti e mostrato al Vinitaly di Verona.
 
Il nome richiama il nostrano Prosecco, il vino nazionale che ha avuto il maggior incremento delle esportazioni, ma siamo di fronte a una bottiglia che i consumatori identificano facilmente come italiana, ma che di tricolore non ha niente perché le uve da cui proviene sono coltivate in Argentina, l’imbottigliamento avviene nel Paese sudamericano, ad opera della ditta Cepas Argentinas.
 
Una denuncia che è stata condivisa dalla stessa F.lli Gancia & C. SpA, la quale in una nota ha sottolineato come la ditta argentina sia “società del tutto estranea al Gruppo Gancia – Russian Standard, ed anzi ad essa concorrente”. La F.lli Gancia & C. S.p.A. “condivide la battaglia promossa dalla Coldiretti contro l’italian sounding e contro tutte le mistificazioni che danneggiano i produttori ed i consumatori.

Appare irrinunciabile che i consumatori possano essere posti nelle condizioni di distinguere ciò che costituisce espressione di una produzione tradizionale dei territori punendo tutte le evocazioni, mediante simboli o marchi che richiamino l’Italia o i suoi prodotti tipici, di un’inesistente origine italiana. Si sollecitano pertanto le autorità ad adottare disposizioni normative e controlli che introducano una più efficace tutela della produzione vinicola nazionale”.