il Punto Coldiretti

Il decreto #campolibero all’esame del CdM, sgravi e agevolazioni

Sarà all’esame del prossimo Consiglio dei Ministri del 13 giugno il decreto #campolibero predisposto dal Ministero delle Politiche agricole con l’obiettivo di rilanciare il settore agroalimentare attraverso la leva di sgravi e agevolazioni fiscali. Si punta, in particolare, a favorire l’occupazione giovanile ma anche a semplificare la vita delle imprese sul fronte burocrazia e controlli.

Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, secondo una bozza del decreto, si prevedono mutui a tasso zero per gli imprenditori under 40, detrazioni al 19 per cento sull’affitto terreni a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under 35 e incentivi alle assunzioni (sgravi di 1/3 della retribuzione lorda).

Novità anche sul piano sanzionatorio: si introducono disposizioni volte a sanzionare la coltivazione di prodotti Ogm e a contrastare il fenomeno della contraffazione alimentare. Inoltre si estende l’istituto della diffida a tutti gli illeciti agroalimentari di lieve entità puniti con la sola sanzione amministrativa pecuniaria.

Come richiesto da Coldiretti, il dl si propone anche di facilitare la vita delle imprese favorendo la sburocratizzazione e per questo si istituisce un registro unico dei controlli, venendo incontro alle richieste delle imprese del settore che lamentavano l’oppressione di troppi controlli, anche sovrapposti, a cui sottostare. Diverse misure di semplificazione riguardano in particolare il settore vitivinicolo.

Vengono poi introdotti due crediti di imposta (per l’e-commerce e per la creazione reti di imprese o lo sviluppo di quelle esistenti).  Inoltre, al fine di favorire l’emersione dal lavoro sommerso si prevede una deduzione ai fini Irap di una parte dei costi relativi a contratti a tempo determinato caratterizzati da particolari requisiti di stabilità (150 giornate e durata triennale).

Un capitolo del decreto riguarda, infine, la riorganizzazione e riduzione dei costi degli  enti e società controllate dal ministero. In particolare si prevede, in luogo del consiglio di amministrazione, la figura dell’amministratore unico per tutte le società controllate, stabilendo comunque la riduzione dei compensi e procedure selettive per l’individuazione degli amministratori.

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