Il Governatore del Vermont ha firmato giovedi’, promulgandola, la legge che richiede l’etichettatura degli alimenti geneticamente modificati – salutandola come la prima legge di questo tipo in tutta la nazione. Lo riporta un servizio sul portale della Cnn, che ha seguito l’iniziativa dello Stato Usa.
Secondo la nuova legge, gli alimenti offerti nei negozi, interamente o parzialmente prodotti con l’ingegneria genetica, dovranno essere etichettati come tali a partire da luglio 2016.
"I cittadini del Vermont prendono sul serio il proprio cibo e come viene prodotto, e pensiamo di avere il diritto di sapere cosa contiene il cibo che compriamo," ha affermato il governatore Peter Shumlin. "Piu’ di 60 paesi hanno gia’ limitato e etichettato questi alimenti, e ora uno stato – il Vermont – garantira’ anche che si sappia cosa contengono gli alimenti che compriamo e serviamo alle nostre famiglie."
In assenza di un’azione a livello federale, altri stati hanno introdotto legislazioni simili o iniziative di voto, secondo il Center for Food Safety (centro per la sicurezza alimentare), organizzazione no profit.
Il Maine e il Connecticut hanno approvato leggi che richiedono l’etichettatura, ma non diverranno effettive finche’ altri stati non approveranno leggi di etichettatura degli OGM. Il Vermont e’ il primo ad approvare una proposta di legge libera da condizioni, spiega l’organizzazione.
I sostenitori della legge si aspettano che venga contestata in tribunale.
"Non posso fare nessuna previsione o promessa riguardo a come il tribunale alla fine decidera’, ma posso promettere che il mio ufficio costruira’ una difesa forte e meticolosa della legge che ha cosi’ tanto sostegno da parte dei consumatori del Vermont," ha dichiarato il procuratore generale del Vermont, William Sorrell.
Il governatore ha esortato su Twitter: "Gli oppositori si preparano alla lotta. Aiutateci a combattere."
Cathleen Enright, vice presidente esecutivo per gli alimenti e l’agricoltura della Biotechnology Industry Organization, un’associazione di settore, ha avvisato che l’etichettatura obbligatoria potrebbe portare ad un aumento dei costi per gli alimenti per una famiglia media fino a 400 dollari l’anno.
Ha sottolineato che i cibi derivati da colture geneticamente modificate sono sicuri come qualunque altro.
"E le stesse colture geneticamente modificate hanno permesso agli agricoltori di produrre di piu’, sfruttando meno superficie con un numero inferiore di trattamenti con pesticidi, con meno acqua e ha permesso di ridurre l’utilizzo di carburante," ha dichiarato la Enright.
La Food Safety and Inspection Service, agenzia del dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, ha approvato a giugno un’etichetta non-OGM per la carne e i prodotti a base di uova liquide, la prima volta che il dipartimento ha approvato questo tipo di etichetta da terze parti.
Gli alimenti OGM furono approvati per il consumo umano nel 1995, ma la Food and Drug Administration non ha mai richiesto etichette che li indicassero come tali. [Dana Ford e Lorenzo Ferrigno, portale – a cura di agra press (gin)]