“Ambiente e agricoltura hanno in passato dato vita a un binomio che non è sempre stato semplice. Un certo modo di interpretare la difesa dell’Ambiente li ha in molti casi allontani. Se oggi si può costruire un’alleanza tra agricoltura e ambiente è merito dell’agricoltura, che ha valorizzato la distintività e la tipicità e anche per questo oggi è un grande patrimonio ambientale”.
Lo ha affermato il ministro dell’ambiente Andrea Orlando nel corso del suo intervento all’assemblea nazionale di Coldiretti.
“Oggi chi guarda il nostro Paese vede un paesaggio unico frutto un’interazione tra uomo e agricoltura” ha proseguito il ministro. Sugli Ogm Orlando è categorico: “Noi non li vogliamo perché non vogliamo che il nostro Paese diventi troppo simile o uguale ad altri paesi Se perdesse la sua unicità perché i cittadini del Canada e degli stati Uniti ad esempio dovrebbero venire a visitarlo? La biodiversità deve essere considerata una infrastruttura economica dell’Italia”.
Orlando ha quindi auspicato che l’alleanza tra agricoltura e ambiente prosegua anche sul fronte del consumo del suolo. “A questo riguardo – ha detto -, bisogna fare una legge che rompa il nesso tra onere di urbanizzazione e spese dei comuni. Non serve a nulla altrimenti lamentarsi del dissesto idrogeologico”. Riferendosi alle semplificazioni, Orlando ha poi dichiarato l’intenzione di “inserire in sede di conversione del decreto Fare una norma sui sottoprodotti e le lavorazioni agricole”. Secondo il Ministro “la semplificazione è facile richiamarla ma è difficile realizzarla: c’è un diluvio normativo che è veramente difficile da risolvere”.
