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Il Pil nei campi sale a 28 miliardi, agricoltura in controtendenza

In controtendenza rispetto all’andamento economico generale il valore aggiunto dell’agricoltura cresce nel 2011 rispetto allo scorso anno e raggiunge un valore superiore ai 28 miliardi di euro grazie agli aumenti tendenziali fatti registrare nel primo, secondo e quarto trimestre dell’anno.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sulla stima preliminare del Pil nel 2011. Il leggero aumento del 2011 rischia però di essere vanificato dalle perdite subite dal settore nell’anno in corso che è iniziato con un crollo dei prezzi pagati agli agricoltori e dai danni del maltempo che hanno tagliato le produzioni. 

Sulla base di una analisi Coldiretti su dati Ismea a gennaio 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è verificata una flessione complessiva dei prezzi agricoli del 3 per cento,  con un ribasso del 9 per cento per le coltivazioni e un aumento del 4 per cento delle produzioni da allevamento.

Nell’intero comparto, gli ortaggi con il calo del 25 per cento sono quelli che hanno fatto segnare la peggiore performance, ma una flessione del 19 per cento si registra per l’olio di oliva, del 12 per cento per i cereali e dell’8 per cento per la frutta.

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