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Il Senato del Vermont approva legge di etichettatura obbligatoria dei prodotti Ogm

Via libera del Senato del Vermont alla prima legge per l’etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari contenenti Organismi geneticamente modificati. La vicenda viene raccontata in un articolo dell’ufficio britannico dell’agenzia di stampa Reuters. 

Il Senato del Vermont ha approvato mercoledi’ una legge che renderebbe lo stato il primo degli Stati Uniti a rendere esecutiva l’etichettatura obbligatoria dei cibi prodotti con OGM. “Siamo molto felici all’idea che il Vermont faccia da apripista sulla questione,” ha affermato Falko Schilling, un portavoce del Vermont Public Interest Research Group (organizzazione no profit, NdT), che ha sostenuto il progetto di legge.
Approvato al Senato con 28 voti a favore e 2 contrari, il progetto di legge era gia’ stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti del Vermont. Ora vi tornera’ per vedere se i membri voteranno a favore delle modifiche ad esso apportate dal Senato. La legge dovrebbe entrare in vigore dal 1 luglio 2016.
La questione viene discussa in Vermont, proprio mentre gli sviluppatori delle colture OGM e i produttori alimentari statunitensi spingono per l’approvazione di un progetto di legge opposto, presentato al Congresso la scorsa settimana, che abrogherebbe qualunque legge statale che richiede l’etichettatura di alimenti prodotti con OGM.
La legge passata al Senato nel Vermont richiede solo questo: che gli alimenti trasformati che contengono mais, fagioli di soia modificati o altri ingredienti OGM e che vengono venduti nei negozi al dettaglio, debbano essere etichettati come prodotti o parzialmente prodotti tramite “ingegneria genetica”.
Andrea Stander, portavoce della coalizione Vermont Right to Know GMOs, ha spiegato che si aspetta che il settore delle biotecnologie intenti una causa legale nel tentativo di fermare l’entrata in vigore della legge. Per questo, il progetto di legge prevede la creazione di un fondo con cui pagare le spese legali.
“Non e’ solo il Vermont,” ha affermato Stander. “Questo riguarda tutti coloro che mangiano. I consumatori in tutto il paese si sono resi conto del fatto che siamo diventati un esperimento alimentare non regolamentato del settore delle biotecnologie. Le persone vogliono sapere se i loro alimenti sono prodotti con questi ingredienti. Questo da’ loro la possibilita’ di scegliere.”
I gruppi di consumatori spiegano che l’etichettatura e’ resa necessaria dai dubbi riguardo alla sicurezza delle colture geneticamente modificate, conosciute come OGM, sia per gli esseri umani che per l’ambiente.
Il linguaggio del disegno di legge del Vermont stabilisce che gli alimenti prodotti attraverso colture geneticamente modificate "presentano rischi potenziali per la salute, la sicurezza, l’agricoltura e l’ambiente" e che devono essere etichettati.
Lo scorso ottobre, un gruppo di 93 scienziati internazionali ha rilasciato una dichiarazione in cui spiegano che vi e’ una mancanza di prove empiriche e scientifiche a sostegno di quelle che definiscono false affermazioni del settore delle biotecnologie riguardo al “consenso” intorno alla sicurezza.
Il gruppo afferma che vi e’ bisogno di maggiore ricerca indipendente, poiche’ gli studi che mostrano la sicurezza degli OGM tendono ad essere finanziati e sostenuti dal settore delle biotecnologie.
Tuttavia gli sviluppatori di colture OGM come la Monsanto, e i loro sostenitori, affermano che la sicurezza delle colture geneticamente modificate e’ provata.
“Questo dibattito non riguarda la sicurezza alimentare,” afferma Karen Batra, portavoce della Biotechnology Industry Organization. “I nostri esperti scientifici … indicano piu’ di 1.700 studi credibili, controllati dal meccanismo della peer review, che non sollevano nessuna legittima preoccupazione.” Batra spiega che l’etichettatura obbligatoria crea inutili costi aggiuntivi e complicazioni per gli agricoltori e l’industria alimentare.
Iniziative legislative in California nel 2012 e lo scorso anno nello stato di Washington, non sono passate per pochi voti dopo che la Monsanto e altri sviluppatori di colture OGM e membri della Grocery Manufacturers Association hanno versato milioni in campagne volte a osteggiare tali misure.
Il progetto di legge del Vermont rende illegale descrivere qualunque prodotto alimentare contenente OGM come “naturale” o “completamente naturale”. A differenza di altre leggi approvate lo scorso anno in Maine e nel Connecticut, che richiedono per entrare in vigore che altri stati approvino leggi di etichettatura dei prodotti OGM, la legge del Vermont non contiene questo tipo di clausola. [Carey Gillam e Lisa Baertlein, agenzia stampa – a cura di agra press (gin)]

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