Impianti di cogenerazione, ecco i criteri per il riconoscimento dell’alto rendimento
Via libera al Decreto ministeriale che stabilisce i nuovi criteri per il riconoscimento della condizione di alto rendimento per gli impianti di cogenerazione. La cogenerazione è la produzione combinata di elettricità e calore da un unico impianto, realizzata utilizzando una singola fonte di energia. Ma non tutti gli impianti di cogenerazione possono essere definiti “ad alto rendimento” e beneficiare, quindi, dei vantaggi previsti dalla normativa. Tale definizione, nota anche con l’acronimo Car, è stata introdotta dalla Direttiva 2004/8/Ce e recepita con il Decreto legislativo dell’8 febbraio 2007, n. 2. In attesa che venissero emanate le metodologie applicative, il Dlgs 20/2007 aveva previsto che fino al 31 dicembre 2010 la condizione di cogenerazione ad alto rendimento corrispondesse alla cogenerazione così come definita dall’articolo 2, comma 8 del Dlgs 79/99 che soddisfa i requisiti definiti dall’Autorità con la Delibera n. 42/02. A partire dal 1° gennaio scorso l’Italia avrebbe dovuto quindi mettersi in regola e ora, dopo otto mesi di vuoto normativo, eccoil decreto, datato 4 agosto scorso e firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, di concerto con il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che stabilisce i nuovi criteri per il riconoscimento della condizione di alto rendimento per gli impianti di cogenerazione. Il provvedimento, che allinea le regole della Cogenerazione ad Alto Rendimento-CAR, a quanto disposto dalla Direttiva 2004/8/CE e dal decreto legislativo n. 20 del 2007, rappresenta un importante passo verso la definizione del quadro normativo per la promozione della cogenerazione, che sarà prossimamente completato con il decreto, in via di approvazione, sui meccanismi incentivanti. |