il Punto Coldiretti

Impresapesca Coldiretti: “Ripartire quota nazionale tonno 2014”

La ripartizione della “quota tonno” nazionale 2014 prevista entro il mese di marzo è attesa dagli operatori del settore che temono il disequilibrio che esiste tra settori e chiedono di evitare la ripartizione delle quote secondo criteri “illogici ed irragionevoli” come avvenuto negli anni scorsi. E’ quanto afferma Impresapesca Coldiretti che chiede di conoscere la natura giuridica delle quote, e quali diritti o interessi il possessore potrà vantare su un “bene comune” quali sono gli stock di tonno-rosso affidati dall’Iccat e dell’Ue all’Italia.

Vorremo conoscere – sottolinea Impresapesca Coldiretti – se, quello che vantano gli affidatari, è un “diritto disponibile” (e quindi la cessione di quote possa avvenire tra privati anche ai fini speculativi in maniera del tutto legittima oppure esso sia una vero e proprio abuso) oppure se trattasi di mero “interesse legittimo”, il quale non da la piena disponibilità ed il pieno possesso della quota al soggetto autorizzato, evitando così ogni azione di speculazione sul bene.  Pur consci della discrezionalità nella disciplina delle attività di pesca da parte dell’Amministrazione, riteniamo che – prosegue la Coldiretti – sia pur sempre necessario attenersi ai principi di eguaglianza, trasparenza e sostenibilità di matrice europea.

Bisogna evitare che vi siano ripartizioni decise dall’Amministrazione che sono causa di quote fortemente diverse tra loro, affidate ad operatori dello stesso comparto, che vanno da affidamenti di 3 tonnellate ad affidamenti di 50 tonnellate all’interno dello stesso cluster, una disparità di trattamento senza motivazione alcuna se non quella di una valutazione rapportata ad una specifico anno, scelto a caso, una lotteria che potrebbe premiare alcuni e penalizzare fortemente altri.

Una buona amministrazione non può e non le deve permettere le azioni di bieca speculazione sulle quote che affidate non venivano pescate dai diretti interessati ma affidate a soggetti terzi, a cui abbiamo assistito in un recente passato. Restano forti le aspettative, attendiamo l’operato del Ministero delel Politiche Agricole che – conclude Impresapesca Coldiretti – speriamo giunga a soluzioni equa nel più breve tempo possibile.

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