il Punto Coldiretti

In agricoltura investimenti per 5 miliardi sul solare, arrivano le nuove tariffe

Arrivano le nuove tariffe per il solare. Entro il 2010 gli incentivi del “conto energia fotovoltaico” saranno rivisitati come previsto dal Decreto 19 febbraio 2007. Per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dal 2011 il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e d’intesa con la Conferenza unificata, ridefinirà le tariffe incentivanti tenendo conto dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici e dei componenti per gli impianti, nonché dei risultati conseguiti.

Giorgio Piazza, Presidente dell’Associazione le Fattorie del Sole-Coldiretti, è convito della necessità di garantire al più presto stabilità al sistema. “Il settore agricolo – spiega – che rappresenta oggi più del 30% del mercato fotovoltaico in Italia, ha programmato importanti investimenti in coerenza agli indirizzi e misure previsti dai Piani di Sviluppo Rurali”. Nel prossimo triennio si investirà nel sole più di 5 miliardi di euro. La maggioranza degli impianti saranno realizzati a scala aziendale come integrazione tecnologica e di reddito.

Per tali ragioni l’Associazione le Fattorie del Sole-Coldiretti hanno avanzato una serie di proposte. Innanzitutto garantire la cumulabilità del “conto energia” con i finanziamenti in conto capitale o conto interessi nella misura del 20% del costo d’investimento.

Poi si chiede di rilanciare il “bonus sul kWh per la sostituzione delle coperture in amianto delle strutture rurali con pannelli fotovoltaici, e di abbinare alla sostituzione delle coperture in amianto un contributo regionale per sostenere i costi di smaltimento in accordo con le multiutility locali. Il contributo, finalizzato al corretto smaltimento dell’amianto, potrebbe essere concesso ai beneficiari “in conto bolletta” (commisurato con un credito sulla “bolletta dei rifiuti” ) e canalizzato dalle Regioni alle multiutility a rendicontazione dell’intervento. In alternativa, in conto interessi o conto capitale.

Ancora, occorre una rivisitazione delle tariffe che dovrebbe privilegiare i piccoli impianti e l’integrazione tecnologica (non solo architettonica) per soluzioni finalizzate all’autoproduzione e allo scambio.

Infine, l’incentivazione dei grandi impianti dovrebbe essere abbinata a misure ambientali, come la bonifica di aree inquinate o degradate, discariche,a ridosso di poli industriali, petrolchimici o di impianti di termoelettrici ec. Il Ministero dell’Ambiente e le Pubbliche amministrazioni potrebbero contribuire con fondi speciali per gli interventi di risanamento ambientale.

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