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In dirittura di arrivo il decreto di applicazione della nuova Pac

E’ ormai in dirittura di arrivo la stesura del decreto sulla nuova Pac che ne consentirà l’applicazione nazionale. Entro il 1° agosto dovranno essere obbligatoriamente comunicate e giustificate a Bruxelles tutte le scelte prese e risultanti dell’attività di negoziazione con le Regioni.

Tra le scelte ormai consolidate spicca sicuramente il modello di convergenza. In particolare, si è optato per il modello irlandese, con “Italia regione unica”. Il modello di convergenza irlandese prevede una progressiva diminuzione dei titoli con valore unitario iniziale al di sopra del valore medio nazionale al 2019 e, per i titoli aventi valore unitario inferiore al 90% del valore medio nazionale al 2019, un progressivo aumento degli stessi.

L’aumento sarà pari ad un terzo della differenza tra il valore unitario dei titoli detenuti dall’agricoltore e il 90% della valore medio nazionale al 2019; in questo modo si tenderà ad una progressiva ridistribuzione delle risorse. Al 2019 gli agricoltori al di sopra della media non potranno subire diminuzioni superiori al 30% rispetto al valore unitario iniziale, mentre chi è soggetto agli aumenti potrà raggiungere, nel 2019, valori pari almeno al 60% del valore medio nazionale al 2019. Se il raggiungimento del vincolo del 60% comporta una perdita superiore al 30%, la soglia del 60% viene abbassata di conseguenza.

Il calcolo del valore unitario iniziale dal quale ogni agricoltore partirà nel 2015 sarà determinato a partire dai pagamenti percepiti dall’agricoltore nel 2014. Per i settori che non godranno del sostegno accoppiato e che ad oggi percepiscono pagamenti a norma dell’articolo 68 (tabacco, ruscus e patate), è prevista la possibilità di inserire i suddetti importi nel calcolo del valore unitario iniziale.

Nel primo anno di attuazione il 3% del massimale fissato per il pagamento di base sarà destinato alla costituzione della riserva nazionale. La riserva nazionale verrà utilizzata in via prioritaria per assegnare titoli ai giovani agricoltori e agli agricoltori che iniziano l’attività agricola. Non potranno richiedere titoli dalla riserva le persone giuridiche e le persone fisiche di età inferiore a 18 anni e di età superiore a 65 anni.

Oltre alla priorità, per la riserva è previsto anche un ordine di utilizzo di seguito riportato: 1) uso delle risorse per la copertura del fabbisogno annuale per i giovani (fino all’1% in più del massimale nazionale rispetto a quanto destinato al pagamento; in questo modo, in caso di necessità, verrebbe garantito ai giovani il 2% del massimale nazionale); 2) assegnazione di titoli agli agricoltori per evitare l’abbandono delle terre; 3) assegnazione di titoli agli agricoltori per compensarli di svantaggi specifici; 4) assegnazione di titoli agli agricoltori ai quali è stata negata l’attribuzione per cause di forza maggiore; 5) praticare un aumento lineare su base permanente del valore di tutti i titoli nell’ambito del pagamento di base se la riserva supera lo 0,5% del massimale previsto per il pagamento di base.

Altro tema importante della nuova programmazione sono i giovani agricoltori, per i quali è previsto un sostegno aggiuntivo che prevede un’integrazione al pagamento di base pari al 25% per i primi 5 anni di attività. Sono considerati giovani agricoltori i soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che si insediano per la prima volta in qualità di capo azienda o che si sono già insediati nei 5 anni precedenti; ciò vuol dire che il giovane che si è insediato nel 2014 riceverà il pagamento aggiuntivo per 4 anni e così via. L’Italia ha deciso di destinare l’1% del massimale nazionale al pagamento giovani. Ancora oggetto di definizione, soprattutto in merito alle giustificazioni, è il sostegno accoppiato per il quale appare assodato l’ammontare di risorse e la loro ripartizione tra i vari settori.I Centri di Assistenza Agricola della Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza necessaria all’applicazione della nuova Pac nelle aziende agricole.

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova Pac – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI.

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