E’ un vero e proprio crollo produttivo quello che si sta registrando tra gli oliveti spagnoli. Secondo il portale statunitense "oliveoiltimes.com" il raccolto 2013 viaggerebbe attorno al -60% rispetto allo scorso anno.
Nei primi mesi quattro di questa stagione la produzione di olio d’oliva in Spagna è calata del 62% rispetto all’anno passato, secondo la “Olive Oil Agency” (OOA).
Il suo ultimo rapporto indica una produzione di poco più di 543 mila tonnellate da ottobre a gennaio, rispetto agli oltre 1,4 milioni per lo stesso periodo nella stagione 2011/12 (…).
Anche la resa è inferiore. Ad una media del 18,04 per cento per 3 milioni di tonnellate di olive, si attesta a 2,7 punti al di sotto della scorsa stagione. Ma cosa ancora peggiore per la Spagna, le vendite sono in calo del 17 per cento rispetto alla scorsa stagione.
Il dato di gennaio è ancora provvisorio, ma suggerisce che le esportazioni sono diminuite di quasi un quarto nel 2011/12 e del 4 per cento sulla media delle ultime quattro annate. In questa stagione la media mensile delle esportazioni spagnole di olio d’oliva è al momento poco oltre le 58.000 tonnellate mentre le vendite per il consumo interno si attestano sulle 41.000 tonnellate.
Le importazioni, invece, sono più che raddoppiate. Da ottobre a gennaio la Spagna ha importato 42.900 tonnellate di olio d’oliva, rispetto alle 18.800 dello stesso periodo di un anno fa e alle 13.500 del 2010/11.
Le riserve a fine gennaio erano pari a 881.500 tonnellate, del 13 per cento al di sotto della media delle ultime quattro stagioni e ben al di sotto dei 1,4 milioni di riserve detenute dalla Spagna l’anno scorso nello stesso periodo.
Il prezzo di riferimento al frantoio di POOLred [sistema di informazione sui prezzi all’origine] per l’olio d’oliva è stato di 2.76 euro al kg per la settimana fino al 27 febbraio, in calo rispetto ai 2,81 euro della settimana prima e ai 2,86 euro della fine di gennaio, ma ancora ampiamente oltre l’1,67 euro al kg dei primi dello scorso luglio quando i prezzi avevano iniziato a riprendersi in Spagna dopo aver toccato il fondo per diversi anni.
La scorsa settimana, in una relazione di mercato la rivista Olimerca ha evidenziato che le vendite sono state recentemente mitigate dalle aspettative di un aumento dei prezzi a marzo.
"Navi cariche di olio d’oliva proveniente della Tunisia continuano ad arrivare", aggiunge, "la pioggia degli ultimi due mesi è stata molto buona per i terreni, cosa che fa ben sperare per un recupero in termini di migliore fioritura dell’olivo a maggio".
La produzione di olive da tavola per i primi cinque mesi della stagione 2012/13 (settembre-gennaio) è pari a 479.940 tonnellate, l’8 per cento in meno rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione.
Le esportazioni sono aumentate del 14 per cento per un totale di circa 123.000 tonnellate. Il consumo interno è anche aumentato del 6 per cento pari a un fatturato di quasi 73 mila tonnellate.
Le riserve spagnole di olive da tavola al 31 gennaio erano pari a 614.120 tonnellate, in calo del 10 per cento rispetto alla scorsa stagione.
Secondo José Manuel Escrig, vice direttore dell’Associazione spagnola dei produttori ed esportatori di olive da tavola (Asemesa), la Spagna ha riscontrato una crescente domanda delle sue olive da tavola in India.
Nella newsletter di febbraio dell’associazione Escrig ha riferito che le esportazioni di olive da tavola spagnole in India sono aumentate di quasi un quarto nell’ultimo trimestre rispetto al 2011.
Nel 2012 l’India ha importato poco più di 1,1 milioni di chili di olive spagnole, per un valore di oltre 1,6 milioni di euro, soprattutto della varietà hojiblanca (…) [Julie Butler, portale – a cura di agra press (c)]
