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InfoPac: applicazione della soglia minima pari a 250 €, quali conseguenze?

Nella bozza di accordo Pac, non ancora definitivamente approvato in Conferenza Stato-Regioni, è stata prevista l’applicazione della soglia minima di ingresso al regime dei Pagamenti diretti pari a 250 euro nel 2015, aumentata poi a 300 euro dal 2017. Nel testo di base il Regolamento dell’Ue dava la possibilità di stabilire una soglia pari a 100 euro che, per l’Italia, poteva essere aumentata fino a 400 euro sulla base della differente struttura delle economie agricole dei vari Stati Membri.

L’aumento della soglia minima dovrebbe consentire l’eliminazione dei pagamenti irrisori e la riduzione dei costi amministrativi, molto spesso superiori all’importo stesso erogato, portando così ad una semplificazione della macchina amministrativa. La soglia è calcolata sull’importo totale dei pagamenti diretti spettanti all’agricoltore: pagamento di base, greening, giovani, accoppiato o piccoli agricoltori.

L’applicazione della soglia non rappresenta un limite né alla presentazione della domanda, né alla rispondenza ai requisiti di agricoltore attivo. Infatti, con il modello di convergenza irlandese che prevede l’aumento progressivo dei titoli con valore inferiore alla media nazionale, un agricoltore potrebbe trovarsi nella situazione di rientrare nel sistema.

Tra le scelte prese nell’accordo del 12 giugno 2014 è prevista anche la possibilità di utilizzare il 3 per cento del massimale nazionale, previa esclusione del greening. Questo consentirà di rimettere in circolo nel sistema quegli importi momentaneamente “congelati” per due anni prima di andare ad alimentare la riserva nazionale. Infatti, gli importi sotto soglia rappresentano circa il 2,7 per cento del massimale nazionale e, quindi, risulterebbero coperti dall’aumento di massimale per il pagamento di base.

Uno sguardo ai dati. Dall’applicazione della soglia minima deriverebbe l’esclusione dal pagamento di circa 243.000 aziende, corrispondenti al 20% circa delle aziende totali presenti sul territorio nazionale (Tabella 1 e 2). Appare evidente che il maggior vantaggio derivante dall’applicazione della soglia è dato dalla semplificazione del sistema e dalla riduzione dei costi amministrativi.

Tabella 1: numero di aziende distinte per classe di importo

Fonte: elaborazioni su dati Agea – Anno 2012

Tabella 2: numero di aziende con importi inferiori e superiori a 250 €, distinto per Regioni

Fonte: elaborazioni su dati Agea – Anno 2012

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI.

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