Biotech: agricoltura pronta alla sfida della sostenibilità
“Le sfide Ue sulla sostenibilità per l’Italia rappresentano una opportunità. Il Nostro Paese, infatti, è un punto di riferimento dell’Unione europea con il primato per la superficie investita a biologico, ma anche per l’agricoltura tradizionale. Ma ancora molto si deve fare per cogliere le nuove opportunità”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel suo intervento all’incontro “Biotech, il futuro migliore. Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia” organizzato da Assobiotec. Prandini ha invitato a fare sistema e ha sollecitato il sostegno pubblico alla ricerca. Oggi siamo in una fase critica – ha spiegato- ma se si fotografano le finanziarie pre-Covid le risorse alla ricerca risultano tagliate o decurtate. Prandini ha ricordato il ruolo storico dell’Italia nella chimica verde e ha ribadito la necessità di rafforzare gli investimenti. Ha citato il tema dell’acqua con la necessità di nuovi bacini di accumulo indispensabili per aumentare la capacità produttiva. E lo stesso vale – ha aggiunto – per la chimica e la cisgenetica. La Coldiretti – ha affermato – è aperta a questi ragionamenti. Lo confermano l’accordo con realtà come la Siga (Società italiana di genetica agraria) finalizzato a migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varietà più resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci e risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale per far diventare l’Italia capofila in Europa nelle strategie del New Green Deal. Ha sottolineato anche il lavoro con le multinazionali e il recente confronto con l’ambasciatore Usa. E ancora, la collaborazione con Novamont. Ma – ha aggiunto Prandini- si può fare ancora molto in termini di innovazione e soprattutto per la trasmissione della ricerca alle imprese. Se la ricerca non esplicita il suo potenziale rischia infatti di essere zoppa, deve arrivare alle imprese. La collaborazione con Novamont per le bioplastiche è stata citata anche da Giulia Gregori, responsabile pianificazione strategica e comunicazione istituzionale di Novamont che ha auspicato un quadro normativo stabile per garantisca lo sviluppo. |