Ismea, crollano i prezzi all’origine: -16 per cento rispetto al 2008
Con i prezzi dei prodotti agricoli che sono crollati del 16 per cento rispetto allo scorso anno non c’è alcuna giustificazione economica per l’aumento dei prezzi al dettaglio dove i rincari rischiano di frenare i consumi, danneggiando così due volte le imprese agricole. E’ quanto denuncia la Coldiretti, facendo riferimento ai dati Ismea relativi al giugno 2009 che evidenziano fra l’altro praticamente tutti i prodotti sono in flessione a partire dalla frutta che viene venduta nelle campagne a prezzi più bassi del 22 per cento rispetto allo scorso anno. Ai produttori agricoli vengono pagati meno anche i vini e l’olio di oliva, rispettivamente, del 24 per cento e del 20 per cento, mentre il calo è dell’11 per cento per le verdure. A titolo di esempio ci sono le carote che in provincia di Ferrara vengono pagate 3 o 4 centesimi al massimo per chilo di carota, il doppio dei costi mentre nei negozi e nella grande distribuzione troviamo prezzi sino a 3,00 – 3,50 euro al kilo. Le angurie secondo il servizio Sms consumatori sono pagate in media agli agricoltori 0,24 euro al chilo ma il prezzo di vendita ai consumatori al negozio si avvicina all’euro. |
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