La Francia conferma il bando agli Ogm: “Danneggiano l’ambiente”
La Francia conferma il bando alla coltivazione sul suo territorio del mais transgenico Mon810 dell’americana Monsanto. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Bruno Le Maire, sottolineando che il provvedimento è stato assunto “per proteggere l’ambiente”. Nonostante lo scorso novembre il Consiglio di Stato d’oltralpe avesse revocato il divieto di seminare il mais Ogm della multinazionale adottato dal governo, l’esecutivo transalpino ha deciso di tirare dritto e di mantenere il divieto. “Un provvedimento che rafforza la scelta dell’Italia di mantenere il proprio territorio libero da Ogm – commenta la Coldiretti – e dovrebbe far riflettere anche il Ministro Corrado Clini che si è esercitato in inutili polemiche”. In un’intervista al Corriere della Sera, il titolare del dicastero dell’Ambiente aveva aperto alla coltivazione degli organismi geneticamente modificati confondendo però l’ingegneria genetica e la transgenesi con gli incroci e gli ibridi, arrivando ad affermare che prodotti come il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la Cipolla Rossa di Tropea e la vite nero d’Avola sarebbero di fatto transgenici. Dichiarazioni superficiali e inopportune che hanno di fatto arrecato un grave danno economico a quelli che sono prodotti di qualità, scatenando la comprensibile rivolta di produttori e consorzi. “Da un Ministro tecnico – ha subito replicato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini – ci si attenderebbe maggiore rigore scientifico e soprattutto attenzione sull’impatto di certe dichiarazioni su un sistema produttivo così importante per la crescita del Paese. L’agricoltura italiana ha primati nel mondo per valore aggiunto per ettaro, biodiversità e denominazioni di origine e non abbiamo proprio bisogno copiare nessun altro modello molto meno sostenibile ed avanzato del nostro”. A confermarlo sono i numeri. In Europa sono coltivati con organismi geneticamente modificati (Ogm) appena 114.290 ettari di terreno, pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie agricola totale europea che è di 160 milioni di ettari, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications (Isaaa). Le aree a transgenico sono rimaste praticamente stabili negli ultimi cinque anni nonostante le pesanti pressioni delle multinazionali sui poteri “salvifici” del biotech. Inoltre su un totale di 27 paesi europei sono solo 8 quelli dove si coltivano gli Ogm: in 6 è stato è coltivato mais biotech (Spagna, Romania, Slovacchia, Portogallo, Polonia, e Repubblica Ceca) e in tre paesi (Germania, Svezia e Repubblica Ceca) patata “amflora” da seme. |
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