La Giornata del Ringraziamento 2016 mette al centro la biodiversità
La Giornata del Ringraziamento è associata all’anno internazionale dei legumi, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Può sembrare un evento scarsamente attraente, ma non è così. La Giornata del Ringraziamento che viene celebrata con un messaggio da parte dei vescovi, quest’anno pone l’attenzione ai legumi, indicandoli non solo come fonte nutriente per la salute, ma anche per i suoi benefici ambientali, perché contribuiscono alla riduzione del cambiamento climatico, e favoriscono un’agricoltura sostenibile e diversificata, migliorando la fertilità dei terreni, e riducendo le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. Vantaggi per l’uomo, per gli animali, per la biodiversità. L’obiettivo di questa iniziativa dedicato alle leguminose, è quello di far avanzare la loro produzione, “nutriente e sostenibile”, ricca di proteine vegetali e fibre, per stili di vita più consapevoli: “i cibi che vengono dai legumi possono apparire modesti e spesso nell’immaginario corrente sono associati ad una condizione di povertà, ma offrono in realtà un contributo assai importante alla nostra vita sul pianeta”. Il messaggio dei vescovi ci invita anche a crescere nella prospettiva dell’amore per il creato, sospendendo l’atteggiamento del possesso, generando quello del rispetto, ricavato dalla realtà esistente, dove tutto è interconnesso: minerali, vegetali, animali, uomini. Come tutti i componenti del pianeta sono in relazione fra di loro, così le specie viventi formano una rete organica di reciprocità. L’ambiente naturale non è solo una semplice cornice della nostra vita, ci include, siamo parte di esso. Coltivare e custodire il creato è una consegna che l’uomo ha ricevuto fin dal principio dal Creatore. La grande casa comune è nelle mani e nella responsabilità dell’uomo, chiamato ad aver cura di ciascuna delle sue creature. L’uomo è creatura fra le creature, legato ad esse da una comune origine e un comune destino, in un contesto di reciproca solidarietà. Tutta la creazione è imparentata con il Creatore e ne riporta la sua impronta. Se ascoltata, la creazione mette in relazione l’uomo con la casa della vita che è la terra, l’unica casa che conosciamo, e in cui vogliamo continuare a vivere. |