il Punto Coldiretti

La Russia estenderà il divieto sulle importazioni di alimenti provenienti dall’occidente

La Russia è intenzionata ad estendere l’embargo sui prodotti alimentari europei, scattato dopo la crisi Ucraina. Ad affermarlo è un articolo apparso sul quotidiano irlandese Irish Examiner, secondo il quale il paese di Putin starebbe investendo per aumentare il proprio grado di autosufficienza alimentare.

La Russia dovrebbe estendere il suo divieto sulle importazioni alimentari provenienti da alcuni paesi occidentali oltre la scadenza prevista per il 7 agosto prossimo, secondo quanto riportato dai media russi.
Il quotidiano The Moscow Times fa espresso riferimento ad alcuni piani del governo tesi a investire nel settore agricolo, per rendere la Russia autosufficiente, per quanto riguarda la produzione di latte, carne, e prodotti ortofrutticoli.
"In questo momento, non stiamo prendendo in considerazione la possibilita’ di rimuovere il divieto", ha spiegato il vice primo ministro, Arkady Dvorkovich, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, a Mosca.
Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che sosterra’ i provvedimenti volti a migliorare la sicurezza alimentare della Russia.
Putin ha sottolineato l’importanza del settore agricolo, e ha nominato un nuovo ministro dell’Agricoltura per spronare la produzione interna.
Il divieto sulla maggior parte dei prodotti alimentari provenienti dagli Stati Uniti, dai 28 stati membri dell’Unione Europea, e da altri paesi occidentali, vale circa 8 miliardi di euro. E’ stato imposto a seguito delle sanzioni occidentali adottate contro la Russia per il suo ruolo nella crisi ucraina.
Tuttavia, con l’Unione Europea che lascia intendere che estendera’ le sanzioni contro la Russia fino a quando non sara’ implementato (entro la fine del 2015) l’accordo di pace sull’Ucraina, firmato a Minsk, lo scorso febbraio, Mosca e’ poco incentivata a rimuovere il divieto.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha fatto capire che la decisione dipendera’ dall’esito del vertice europeo che si terra’ a giugno, quando l’Unione  Europea decidera’ se estendere, o meno, le sanzioni in scadenza a luglio. [Joe Dermody, quotidiano – a cura di agra press]

 

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