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La Russia punta a diventare il primo esportatore di prodotti non Ogm

La Russia potrebbe diventare il maggior fornitore mondiale di prodotti alimentari non Ogm. Ad affermarlo è il presidente Vladimir Putin in un’intervista sul sito rt.com nel corso della quale dichiara anche l’intenzione di raggiungere l’autosufficienza alimentare.

La Russia potrebbe diventare il maggior fornitore mondiale di prodotti alimentari ecologici, e di alta qualita’, ha dichiarato, giovedi’, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Egli ha, inoltre, esortato il paese a diventare, entro il 2020, del tutto autosufficiente per quanto riguarda la produzione alimentare. "Non solo siamo in grado di sfamare noi stessi, tenendo conto delle terre coltivabili e delle risorse idriche di cui disponiamo, ma la Russia puo’ diventare il maggior fornitore mondiale di prodotti alimentari salutari, ecologici, e di alta qualita’ (…), soprattutto considerando il fatto che, all’interno del mercato mondiale, la domanda di questi prodotti registra una crescita costante", ha dichiarato Putin, giovedi’, rivolgendosi al Parlamento russo. Secondo il presidente, la Russia e’ oggi un esportatore, non un importatore, di prodotti alimentari. "Dieci anni fa, importavamo quasi la meta’ degli alimenti dall’estero, ed eravamo fortemente dipendenti dalle importazioni. Oggi, la Russia e’ tra i principali esportatori. Lo scorso anno, le esportazioni russe di prodotti agricoli sono ammontate a quasi 20 miliardi di dollari – un quarto in piu’, rispetto alle entrate derivanti dalla vendita di armi, o un terzo, rispetto alle entrate ascrivibili alle esportazioni di gas", ha affermato. Putin ha sottolineato come tutto cio’ renda la Russia pienamente capace di rifornire il mercato interno di prodotti coltivati da agricoltori russi entro il 2020. A settembre, il Cremlino si e’ espresso contro la produzione di prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati. La Russia ha imposto un embargo sulla fornitura di prodotti provenienti dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, in risposta alle sanzioni occidentali. Dopo che la Turchia ha abbattuto un bombardiere russo Su-24, le autorita’ russe hanno deciso di vietare le importazioni di frutta, verdura, e pollame provenienti dalla Turchia. Il divieto entrera’ in vigore a partire dal 1° gennaio 2016. [portale – a cura di agra press]

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