il Punto Coldiretti

L’agricoltura, una questione importante dei negoziati UE-USA

Continua a far discutere l’accordo commerciale annunciato da Ue ed Usa. A fare il punto della situazione sui negoziati è un articolo apparso sul portale francese affaires-strategiques.info.

Nel quadro del partenariato transatlantico sul commercio e l’investimento (TTIP), l’agricoltura e’ probabilmente il piu’ controverso tra gli argomenti oggetto di negoziazione. In effetti, vi sono numerosi ostacoli (carne agli ormoni, crisi della mucca pazza, OGM ecc.). E a ragione, infatti le strategie adottate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea in materia testimoniano la presenza di antagonismi persistenti. In un articolo pubblicato la scorsa settimana, il Polish Institute of International Affairs (PISM), think tank polacco, insiste sull’imperiosa necessita’ per l’UE, e piu’ in particolare per la Polonia, di trovare un accordo in questo ambito.
Lo shutdown negli Stati Uniti ha avuto come conseguenza il rinvio della seconda serie di negoziazioni sul TTIP che si sarebbe dovuto tenere a Bruxelles il 7 ottobre, ma resta il fatto che rimangono le domande riguardo uno dei punti piu’ importanti di questo trattato: il commercio transatlantico dei prodotti agricoli. In effetti, i produttori agricoli (…) sono sempre piu’ dipendenti dalle esportazioni al di fuori dell’UE; quelle in direzione degli Stati Uniti rappresentano il 13% del totale delle esportazioni agricole dei paesi dell’Unione, vale a dire 15 miliardi di euro. Sembra dunque chiaro come un accordo sull’agricoltura nell’ambito del TTIP potrebbe essere potenzialmente utile per i produttori agricoli europei.
Tuttavia le controversie commerciali tra l’UE e gli Stati Uniti nell’ambito dell’agricoltura sono numerose e si ricollegano in particolare ad argomenti altamente controversi in Europa, come quello degli OGM e degli ormoni di crescita utilizzati nelle filiere d’allevamento, lo scandalo della mucca pazza che ha creato un precedente ancora vivido nella memoria collettiva.
D’altronde, i conflitti inerenti al commercio transatlantico coinvolgono le norme sanitarie e fitosanitarie (SPS). Sono legati inoltre ai diversi approcci adottati da UE e Stati Uniti riguardo alla sicurezza alimentare. L’UE applica il "principio di precauzione", secondo il quale spetta al produttore dimostrare che un dato prodotto non e’ nocivo per la salute. Gli Stati Uniti ritengono dal canto loro che sia necessario provare che il prodotto e’ nocivo per la salute prima di ritirarlo dal mercato, e questo secondo l’approccio detto "fondato sulla scienza". Cosi’, a causa di queste differenze, alcuni prodotti utilizzati nella produzione agricola americana sono vietati nell’UE (per esempio, l’utilizzo di acido lattico nelle fabbriche di imballaggi).
Il caso tuttavia piu’ eloquente e’ quello della moratoria di sette paesi, tra cui la Francia, sulla coltivazione del mais MON180  dell’azienda Monsanto nel 2011. Gli antagonismi tra l’Unione e gli Stati Uniti sono quindi evidenti e la capacita’ di ottenere un accordo sulle norme sanitarie e fitosanitarie dipendera’ in gran parte dalla volonta’ dei produttori americani e europei di accettare dei compromessi.
Ad ogni modo, l’inclusione dell’agricoltura nel TTIP potrebbe essere benefica per la Polonia, nella misura in cui una parte importante della sua produzione agricola viene esportata (il 27% in termini di valore), portando redditi annuali di piu’ di 15 miliardi di euro. Inoltre, il TTIP permetterebbe di creare nuove opportunita’ nell’ambito dell’agricoltura biologica per i produttori polacchi, sia in seno all’UE che per quanto riguarda i mercati americani. Per questo motivo, il dibattito che circonda i negoziati SPS e il possibile ingresso di prodotti agricoli statunitensi contenenti sostanze in precedenza vietate nel mercato europeo dovrebbero incrementare la domanda di prodotti biologici in Europa, dato che i cittadini dell’UE sono spesso riluttanti nel consumare OGM e ormoni. Inoltre, la riduzione delle barriere commerciali facilitera’ allo stesso modo l’accesso di prodotti agricoli biologici europei sul mercato americano.
Con questo articolo, il PISM raccomanda dunque alle autorita’ polacche di promuovere questo aspetto della negoziazione al fine di giungere ad un accordo in materia. (portale – a cura di agra press (gin)]

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