il Punto Coldiretti

Latte, in Usa fuori gli intermediari

Una filiera corta del latte con l’esclusione degli intermediari. E’ l’idea lanciata da un agricoltore statunitense la cui vicenda viene raccontata da un articolo apparso sul portale americano recordonline.com. 

Un produttore lattiero insieme ad altri partner ha lanciato il progetto di un impianto di trasformazione del latte in azienda, il primo nella Contea di Orange dagli anni ’90.
Solitamente gli agricoltori vendono il proprio latte direttamente ai grossisti, o formano cooperative con altri agricoltori e negoziano un prezzo unico con il trasformatore.
L’agricoltore Micheal O’Dell e i suoi partner, Rose e Lee Hubbert, credono di aver trovato un modo migliore.
Eliminano l’intermediario trasformando il latte in una nuova costruzione dell’azienda agricola di O’Dell, per poi venderlo a livello locale. C’e’ anche un progetto per dare agli appassionati del concetto "dal produttore al consumatore" di New York un assaggio [del prodotto] tramite i greenmarket della citta’.
Maire Ullrich, a capo del programma agricolo della Cornell Cooperative Extension di Middletown, spiega che questa iniziativa e’ stata la prima in circa 20 anni nella Contea di Orange, e potrebbe essere da esempio per altri agricoltori interessati a commerciare i propri prodotti.
Il prodotto non e’ il latte che siete abituati a consumare. (…) Commercializzato sotto il marchio Ole’ Mother Hubbert, cio’ che lo rende diverso e’ che non viene omogeneizzato. Le molecole di grasso che sono quindi distribuite in tutto il prodotto, eventualmente salgono in superficie sotto forma di panna. Il latte e’ pastorizzato, quindi non e’ crudo. (…)
Gli Hubbert hanno ribattezzato l’iniziativa Fattoria Ritorno al Futuro, che include l’allevamento di pollame senza uso di antibiotici e ormoni nella loro proprieta’ a Westtown.
Vent’anni, O’Dell e’ tra i piu’ giovani allevatori lattieri della zona. (…)
Da meta’ giugno, O’Dell e gli Hubbert hanno trasformato dagli 80 ai 90 galloni a settimana (tra i 300  e i 340 litri circa, NdT). L’obiettivo e’ raggiungere i 300 galloni al giorno (circa 1100 litri, NdT). Hanno investito circa 150.000 dollari nell’impresa.
"E’ un grosso rischio, l’investimento iniziale," afferma Jennifer Simpson, della Cornell Cooperative (…). "Devi conoscere il mercato. Sarai in grado di vendere?"
Rose Hubbert spiega che per il progetto si e’ reso necessario un anno e mezzo di ricerca. Vede un crescente numero di rivenditori interessati a soddisfare l’appetito dei propri consumatori per i prodotti agricoli di provenienza locale. Saranno in competizione con altri fornitori di latte non omogeneizzato (…) ma O’Dell e gli Hubbert hanno espresso fiducia nella qualita’ del loro latte. (…)
Rose Hubbert ha affermato che il loro obiettivo, al di la’ dell’impresa commerciale, e’ quello di incoraggiare i giovani a perseguire l’attivita’ agricola come mezzo di sostentamento.
"E l’unico modo per farlo e’ che trovino un mercato di nicchia per i propri prodotti," ha spiegato. "Stiamo provando ad aiutare lui (O’Dell) con il suo impianto, in modo tale che il suo lavoro sia un mezzo di sostentamento". [James Walsh, portale – a cura di agra press (gin)]

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi