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Lavoro: bene dl apprendistato, ora più semplificazione sui voucher

Semplificare ed estendere il sistema dei voucher lavoro, stop all’obbligo di assicurazione all’Inail per l’utilizzo di parenti e affini, continuare sulla strada della sburocratizzazione. Sono alcune delle proposte avanzate da Coldiretti in occasione dell’audizione davanti alla Commissione Lavoro della Camera per analizzare il disegno di legge 34/2014 sul mercato del lavoro. Il provvedimento, insieme ai prossimi decreti delegati, punta a riformare il sistema occupazionale, rivedendo l’assetto degli ammortizzatori sociali e garantendo maggiore semplificazione burocratica.
 
Per quanto riguarda il sistema dei voucher, Coldiretti ha posto l’esigenza di mantenere, anche in vista della sua evoluzione telematica, la semplicità di utilizzo dello strumento, che è poi uno dei fattori che ne ha decretato il successo.
 
Quanto all’utilizzo di parenti ed affini fino al 4 grado per prestazioni gratuite ed occasionali, va eliminato l’obbligo assicurativo Inail al superamento delle due giornate di prestazione al mese. Un provvedimento che è incompatibile con la sopravvivenza di questa utile forma di lavoro, ormai frequente nelle micro e piccole imprese, che rispecchia quella tradizione di mutuo aiuto storicamente presente nelle campagne.
 
Esaminando gli altri contenuti del dl, Coldiretti ha valutato positivamente le novità sull’apprendistato introdotte dal governo. “Le modifiche all’attuale disciplina delineano un approccio molto pragmatico all’emergenza occupazionale del settore giovanile accompagnandolo con finalmente un deciso taglio alla burocrazia ed una determinata volontà a rilanciare l’istituto – ha dichiarato Romano Magrini, responsabile lavoro del’organizzazione agricola, in audizione davanti alla Commissione Lavoro della Camera – Il ricorso alla forma scritta per il solo contratto e patto di prova rappresentano un importante segnale di semplificazione burocratica e devono poter essere solo l’inizio di un nuovo rapporto dell’impresa con l’amministrazione pubblica”.
 
Il superamento delle soglie di conferma in servizio e la discrezionalità dell’offerta formativa pubblica lasciano certamente spazio, a parere della Coldiretti, “all’avvio di un nuovo modo di intendere l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, molto più fondato sulla consapevolezza delle proprie capacità che su supposti diritti esigibili solo laddove già attivo un rapporto di lavoro”.
 
Rimane per il settore agricolo la problematica del ‘de minimis’. Lo sgravio contributivo triennale per i datori di lavoro che assumono con contratto di apprendistato, ha spiegato Magrini, soggiace alle regole comunitarie sugli aiuti di stato ("de minimis"), tale soglia “preclude alle imprese agricole l’accesso alla misura agevolativa ponendo quindi tale imprese in condizione di handicap rispetto ad altri soggetti e limitandone il concorso alla ripresa del sistema occupazionale nazionale”. Ma, più in generale, sarebbe auspicabile una ulteriore serie di tagli alla burocrazia inutile che sottrae tempo e risorse alle imprese, ostacolando la strada per il rilancio occupazionale.

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