il Punto Coldiretti

Affiancamento giovani agricoltori a over 65, contratto con troppe incognite

Il contratto di affiancamento  tra giovani agricoltori di età inferiore ai 40 anni e agricoltori over 65 o pensionati, introdotto dalla legge di Bilancio del 2018, presenta molti elementi di criticità. Ad analizzare alcuni aspetti  è stato uno studio del Consiglio nazionale del Notariato, pubblicato nei giorni scorsi.

Tra i punti  più problematici il fatto che non è previsto che l’affiancante assuma la contitolarità. Il contratto- spiega l’analisi del Consiglio  –  può stabilire il subentro dei giovani nella gestione dell’azienda e comunque prevede forme di compensazione in caso di conclusione anticipata del contratto, ma tutto si dovrà giocare sulla formulazione del contratto.

Nella disposizione non si dice nulla sull’avvicendamento che comporta il trasferimento dell’azienda e dunque “può, ma non deve avvenire”. E nel caso in cui si verifichi segue i normali criteri delle cessioni delle aziende. In assenza di reali certezze e diritti riconosciuti per legge, il rischio  è che con questo contratto si possa agevolare una forma di “mezzadria 4.0”.

Un altro punto  debole, squisitamente giuridico, riguarda la prelazione riconosciuta a favore dell’affiancante in caso di vendita dei beni dell’affiancato che potrebbe  mettere a rischio il diritto di prelazione agraria di eventuali soggetti  titolari in base all’attuale disciplina

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