il Punto Coldiretti

Le mani della mafia sui mercati ortofrutticoli, 68 arresti nel Centro Sud

Avevano messo in piedi un’organizzazione criminale che controllava il commercio dell’ortofrutta, imponendo il monopolio a commercianti e autotrasportatori e facendo lievitare il costo al dettaglio dei prodotti mentre nei campi venivano pagati una miseria. 

Con queste accuse la Dia di Napoli e la polizia di Caserta hanno effettuato 68 arresti, smantellando un vero e proprio racket promossa da un cartello di clan della camorra, della mafia e della ‘ndrangheta. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di un ingente patrimonio, valutato in circa 90 milioni di euro.

Le organizzazioni criminali si erano in pratica consorziate per costringere le ditte che operano  nell’ambito dei mercato ortofrutticoli del Centrosud una unica azienda di trasporti, catanese, gestita da Ercolano. Nel mirino di mafia e camorra era finito anche il mercato di Fondi, ritenuto uno dei più importanti d’Europa.

“I prezzi della frutta e verdura triplicano (+200 per cento) dal campo alla tavola anche per effetto delle infiltrazioni della malavita nelle attività di autotrasporto sulle quali è stata fatta finalmente luce – ha commentato la Coldiretti -. In un Paese come l’Italia dove oltre l’86 per centro dei trasporti commerciali avviene su gomma, la logistica incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura. L’operazione di polizia conferma che le imprese agricole e i consumatori subiscono l’impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si insinua un sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori.

L’effetto è un crollo dei prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione e un ricarico anomalo dei prezzi al consumo che raggiungono livelli tali da determinare una contenimento degli acquisti in un Paese come l’Italia che ha la leadership europea in quantità e qualità nell’offerta di ortofrutta”.

E’ anche per combattere queste situazioni che Coldiretti ha lanciato il progetto per una Filiera agricola tutta italiana, che ha come obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni con l’offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.

Secondo una studio della Coldiretti l’ecomafia con il racket, il pizzo e gli altri fenomeni malavitosi sviluppano a danno delle campagne italiane un giro di affari di 7,5 miliardi di euro con la criminalità organizzata che in agricoltura opera attraverso  furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione europea e caporalato. 

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