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Lenticchie, cresce l’import dal Nord America (+8%)

Con l’approssimarsi delle festività di fine anno e con l’abbassarsi delle temperature, ritornano di attualità le lenticchie, prodotto tipico della tradizione e della dieta mediterranea. Di questi legumi – che si ritiene siano stati i primi coltivati e consumati dall’uomo – in Italia ne vengono prodotti 1.569.700kg su 1.948 ettari di terreni, secondo i dati Istat 2011.

La principale regione di produzione è l’Umbria, seguita da Sicilia, Puglia, Calabria, Marche, Toscana e Sardegna. La Lenticchia di Castelluccio di Norcia ha ottenuto il riconoscimento Igp dall’Unione Europea, mentre sono una decina le lenticchie inserite nell’elenco delle specialità tradizionali censite dalle Regioni.

Ma andando ad analizzare l’interscambio nazionale di lenticchie secche, si scopre che nel 2010 l’Italia ne ha importato 32.306.202 kg, con un aumento  del 7,8% rispetto al 2009, a fronte di una esportazione di 1.163.518 kg, in calo  del 19%. Le lenticchie che arrivano sulle tavole degli (ignari) italiani, provengono principalmente dal Canada (22.754.972 kg), dagli Stati Uniti (4.373.002 kg), dalla Cina (2.272.320 kg) e dalla Turchia (1.410.199kg).

Possiamo quindi stimare che saranno pochi gli italiani che nelle prossime festività cercheranno la fortuna nel piatto con lenticchie di produzione nazionale; i più, senza saperlo, festeggeranno con prodotti di importazione.

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