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Lenticchie: la fortuna nel piatto arriva dal Canada, ma gli italiani non lo sanno

Con l’approssimarsi delle festività di fine anno e con l’abbassarsi delle temperature, ritornano di attualità le lenticchie, prodotto tipico della tradizione e della dieta mediterranea, che però nasconde una sorpresa. Questi legumi, che sarebbero stati i primi messi in coltivazione e consumati dall’uomo, sono prodotti in Italia, secondo i dati Istat 2013, su 1.950 ettari, per una produzione nazionale pari a 1.543.000 kg.

La principale regione di produzione è la Puglia, seguita da Marche, Umbria e Sicilia. La Lenticchia di Castelluccio di Norcia ha ottenuto il riconoscimento Igp da Bruxelles, mentre sono una decina le lenticchie inserite nell’elenco delle specialità tradizionali censite dalle regioni. Le sorprese nascono se andiamo ad analizzare l’interscambio nazionale di lenticchie secche.

Nel 2012 l’Italia ha importato 29.652.308 kg di lenticchie, a fronte di una esportazione di 1.537.730 kg. Le lenticchie che arrivano sulle tavole degli italiani, ignari, arrivano principalmente dal Canada, 18.703.208 kg, dagli Usa, 6.836.297 kg, dalla Turchia, 1.505.784 kg, e dalla Cina, con 1.335.120 kg. Nella sostanza possiamo stimare che saranno pochi gli italiani che nelle prossime festività cercheranno la fortuna nel piatto con lenticchie di produzione nazionale, i più – senza saperlo – festeggeranno con prodotti di importazione.

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