L’Europarlamento dimezza il contingente supplementare di olio tunisino a dazio zero
Il Parlamento Europeo ha dimezzato il contingente supplementare di olio tunisino a dazio zero in arrivo sul mercato comunitario. La Commissione Ue aveva proposto 35mila tonnellate per il 2016 e altrettante per il 2017, da aggiungere alle 56.700 attuali. Una decisione contestata da Coldiretti, soprattutto dopo che nel 2015 le importazioni di olio dal paese africano avevano fatto registrare un vero e proprio boom (+734 per cento). La Commissione Agricoltura dell’Europarlamento ha votato per mantenere il contingente supplementare per il 2016 ma non per il 2017, chiedendo inoltre alla Commissione europea di procedere ad una valutazione dell’impatto del nuovo contingente tariffario sui mercati dell’Unione nove mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento, da presentare a Parlamento europeo e Consiglio. Un primo passo avanti, ma è necessario che il pressing del Governo italiano continui dopo che già il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva sottolineato che “non si deve danneggiare l’economia agricola nazionale”. Tra l’altro, ricorda Coldiretti, l’importazione riguarderebbe tutti i tipi di olio di oliva tunisino per cui non devono essere rispettati i requisiti ambientali e fitosanitari rigidi cui i prodotti europei devono attenersi, immettendo sul mercato italiano prodotto di discutibile qualità e sicurezza alimentare, oltre a creare una evidente quanto sleale e concorrenza Una volta tenuto conto degli effetti sul mercato europeo e nel caso in cui il contingente di 35mila tonnellate non sia stato utilizzato interamente nel 2016, l’esecutivo Ue deciderà se impiegare o meno eventuali rimanenze delle 35mila tonnellate per il 2017, ma Parlamento e Consiglio avranno la facoltà di bloccare la decisione. |