il Punto Coldiretti

L’Onu dichiara il 2008 anno internazionale della patata

Secondo le più recenti stime dell’Onu, la popolazione mondiale aumenterà in media di oltre 100 milioni di persone all’anno nei prossimi due decenni, e in particolare nei Paesi in via di sviluppo, nei quali si concentra il 95% della crescita demografica. Si inaspriranno sicuramente pure le tensioni sociali e le difficoltà nel gestire questo imponente aumento di popolazione, con il conseguente bisogno di cibo, specie nei Paesi più poveri, che si trovano già oggi a fronteggiare i problemi legati alla carenza di terra e di acqua.

La patata rappresenta la quarta coltivazione mondiale (circa 320 milioni di tonnellate), dopo riso, grano e mais, e si produce in quasi tutte la parti del mondo,  in oltre la metà nei Paesi in via di sviluppo. Su proposta della sede italiana della Fao (Food and agricultural organisation) a Roma, l’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2008 Anno Internazionale della Patata. Si tratta di un riconoscimento del ruolo rilevante svolto da questo tubero nell’alimentazione mondiale, ma anche un’importante occasione per aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica e dei governi sulla necessità di combattere la malnutrizione, l’insicurezza alimentare, la povertà e le minacce per l’ambiente.

Per celebrare l’Anno Internazionale della Patata sono previste numerose iniziative in vari Paesi del mondo, consultabili su un sito web creato dalle Nazioni Unite (www.potato2008.org), che contiene varie informazioni dettagliate sul questo tubero, dalla storia agli aspetti pratici della sua coltivazione, alle questioni legate a nutrizione, biodiversità, biotecnologia e genere. È inclusa anche una sezione dedicata ai bambini, in cui c’è un video sulla raccolta e un quiz online.

Anche l’Italia sta facendo la sua parte: tra gli eventi già organizzati, lo scorso 16 novembre si è tenuto ad Avezzano un seminario sui cambiamenti climatici e sui relativi adattamenti nella coltivazione della patata e l’8 marzo c’è stato un convegno a Pordenone sulle prospettive del settore. Prossimamente,  dall’11 al 13 luglio si terrà a Budrio (Bo) l’Incontro nazionale sulla patata, con convegni, esposizioni e prove di raccolta meccanica, mentre in autunno a Roma è prevista la conclusione con un congresso sull’alimentazione.

Sebbene in Europa la coltivazione di patate si concentri soprattutto nei Paesi del nord (Germania 19%, Paesi Bassi 12%, Regno Unito 11%) e dell’est (Polonia (17%), in Italia è una produzione importante, la seconda coltivazione orticola dopo il pomodoro da industria: mediamente, si raccolgono circa 1,8 milioni di tonnellate, realizzate in quasi 70mila ettari coltivati in tutte le regioni (vedi tabella) da circa 29mila imprese specializzate. Ciò che, però, caratterizza la produzione italiana è la disponibilità di prodotto fresco: mentre nel nord Europa la raccolta avviene in un arco temporale ristretto, di circa 70-80 giorni/anno, nel nostro Paese la raccolta inizia da novembre a febbraio con la patata bisestile, da marzo a giugno con la patata novella e prosegue da luglio a ottobre con quella comune.

In Italia i consumi sono molto contenuti, circa 40 chilogrammi per persona annui, meno della metà di quelli dei Paesi dell’Europa Nord Occidentale e meno di un terzo dei Paesi dell’Europa dell’Est. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, invece, la patata può essere validamente utilizzata nelle diete come sostituto del pane: cento grammi contengono circa 80 kilocalorie contro le 260 fornite da una analoga quantità di pane bianco. Inoltre, pur essendo costituita per il 75 per cento da acqua, contiene glicidi sotto forma di amido e una notevole quantità di vitamine (C, PP, B1, B2, B6) e sali minerali, è ricca di potassio  (570 mg. per 100 gr. di prodotto) e possiede un discreto quantitativo di proteine. Può quindi rappresentare una risposta efficace per aiutare a ridurre la malnutrizione, oggi prima causa di morte nel mondo.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi