Lotta al cinipide del castagno, ecco la situazione regione per regione
Mentre sono in corso di definizione le attività di lotta biologica al cinipide per il 2013, il Ministero delle Politiche agricole ha reso disponibili le relazioni annuali relative ai centri di moltiplicazione di Torymus sinensis per la lotta al cinipide galligeno del castagno, finanziati e realizzati nel corso del 2012 nelle diverse regioni. Le attività, finanziate dal Mipaaf, a cui si sono spesso aggiunte le risorse proprie delle regioni, si sono sviluppate con la realizzazione dei centri di moltiplicazione per l’allevamento del parassitoide del cinipide del castagno, centri fondamentali per poter ottenere il materiale biologico da lanciare nelle zone di presenza del cinipide. Questi centri di moltiplicazione sono stati realizzati con la consulenza dell’università di Torino, che ha anche tenuto i corsi per addestrare il personale tecnico sul territorio, in modo che le attività dei prossimi anni possano essere gestite direttamente dalle regioni, alcune delle quali avevano già avviato tale attività. Una parte fondamentale del progetto è quella che prevede la divulgazione presso i castanicoltori delle corrette tecniche di gestione del castagneto, per evitare di danneggiare i parassitoidi del cinipide. Ma vediamo la situaizone regione per regione attraverso i documenti ufficiali: Abruzzo (leggi), Calabria (leggi), Campania (leggi), Emilia Romagna (leggi), Lazio (leggi), Marche (leggi), Piemonte (leggi), Sicilia (leggi), Toscana (leggi), Umbria (leggi) e Veneto (leggi). |
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