L’Ue vuole smantellare il sistema di licenze per le importazioni, a rischio il mercato dell’aglio
La Commissione Ue sta lavorando alla modifica e semplificazione delle politiche comunitarie per l’importazione dei prodotti agricoli. La proposta dell’esecutivo eliminerebbe un sistema, quello delle licenze di importazione, che fornisce informazioni immediate e dettagliate sulle quantità, sulla tipologia di prodotto importato, sulla destinazione d’uso e, per alcuni prodotti, informazioni sanitarie. Tali informazioni sarebbero utili per monitorare i flussi di importazione (in termini quantitativi e di destinazione d’uso) all’interno dell’Ue e limitare i flussi di prodotto non controllati, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo e sanitario. Il sistema di sorveglianza proposto non sembrerebbe fornire le stesse garanzie di affidabilità e tempestività delle informazioni. Le maggiori preoccupazioni, nell’ambito delle produzioni ortofrutticole, sono relative al mercato dell’aglio il cui già fragile equilibrio potrebbe essere compromesso dal nuovo sistema, alla luce anche delle frodi emerse nel corso degli anni in ambito comunitario. A questi timori la Commissione ha risposto cercando di tranquillizzare gli operatori, ma rimangono grosse perplessità e preoccupazioni per una produzione che ha spesso sofferto a causa di comportamenti illeciti, quali l’evasione dei dazi all’ingresso e la falsificazione dell’origine del prodotto. |