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L’Unione Europea rimuove il divieto sulle importazioni di pollame provenienti dall’India

Cade il dievito di importazione di carne di pollo dall’India. Lo annuncia un articolo apparso sul portale indiano business-standard.com dopo la decisione dell’Unione Europea di rimuovere il blocco attuato in seguito all’influenza aviaria.

L’Unione Europea ha rimosso un divieto di cinque anni sulle importazioni di pollo provenienti dall’India, anche se ad alcune condizioni. Per esportare prodotti a base di carne, frattaglie e interiora di polli domestici, gli esportatori dovranno avere un certificato sanitario, rilasciato dall’Export Inspection Council of India, ha dichiarato la Commissione Europea. (…)
Cinque anni fa, di fronte alla diffusione dell’influenza aviaria, l’Unione Europea aveva vietato le importazioni di pollame provenienti dall’India. Questi timori sono andati scemando, dopo che l’India ha proceduto all’eliminazione di milioni di polli.
Un atteggiamento più rilassato sulla specifica dei requisiti di qualità, come richiesto dalle autorità indiane, consentirà alle aziende di riprendere le esportazioni. Attualmente, l’India esporta diversi prodotti avicoli, ivi comprese uova e carni lavorate, per un valore di 5 miliardi di rupie all’anno. Di questi, l’Unione Europea costituisce il 20%-25%.
“Considerato il fatto che i requisiti di qualità sono piuttosto stringenti, pochissime aziende saranno in linea con le disposizioni normative sulle esportazioni approntate dall’Unione Europea. Pertanto, anche se il mercato europeo sarà aperto, il settore avicolo indiano non sarà in grado di guadagnare molto. Ma l’apertura del mercato comunitario migliorerà il sentimento generale per le esportazioni verso altri paesi”, ha spiegato Mohan.
L’Agricultural & Processed Food Products Export Development Authority ha consigliato agli esportatori indiani di rispettare le nuove disposizioni. “Attualmente, l’India esporta solo alcuni prodotti avicoli, come le uova, verso i paesi  europei. Vi sono poche possibilità di esportare carne di pollo, per via degli stringenti requisiti di qualità”, ha dichiarato Balram Jadhav, direttore generale della Godrej Agrovet Ltd.
L’agenzia di rating ICRA, calcola che, quest’anno, il settore avicolo registrerà migliori margini di guadagno, nonostante realizzazioni volatili, l’ampia disparità della domanda e dell’offerta all’interno delle singole regioni, e gli elevati costi dei mangimi. Secondo le ultime stime, nel 2013, la produzione interna di carne di pollo è rimasta sostanzialmente invariata, a quota 3,5 milioni di tonnellate, con un consumo pro capite di 2,8 chili l’anno, mentre la produzione di uova da tavola dovrebbe essere aumentata, passando dai 66 miliardi del 2012, ai 70 miliardi del 2013, con un consumo pro capite di 57 uova l’anno. Si stima che il valore del mercato avicolo sia pari a circa 580 miliardi di rupie, a livello di prezzi all’ingrosso, il che indica una crescita del valore dell’8%, rispetto al 2012. (…) [Dilip Kumar Jha, portale – a cura di agra press]

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